Con Andrea davanti al DatchForum
I biglietti li avevamo comprati molto tempo prima, in primavera-estate. Per ottenerli, dato che girava la voce che non erano disponibili on-line, quella volta io ed Andrea ci recammo fino a Milano in treno. Non vi dico quanto abbiamo speso in totale quel giorno, tra biglietti, treno e spesuccie varie (come quelle sostenute alle Messaggerie Musicali...).
Andrea e Gabriele
Qualche giorno dopo scappa fuori che...i biglietti sarebbero stati disponibili anche via internet!!!!
Passata l'estate, i turisti se ne sono andati, gli hotels ed i negozi riccionesi hanno chiuso e noi eravamo tutti e tre liberi, liberi di poter finalmente andare a vedere il tanto agognato concerto di questa banda canadese attiva dal 1973 (infatti abbiamo subito notato che l'età media dei fans era altina) e la cui musica è fatica descrivere, direi un misto tra heavy metal, hard rock, progressive rock, art Rock, ecc.
Per comprare i biglietti andammo a Milano in treno, questa volta invece ci siamo andati in macchina. Io fui l'autista e non abbiamo avuto il benchè minimo problema, alla faccia di chi dice che guido male.
Andrea compra una maglietta dei Rush...
...io invece (che sono tirchio) le fotografo e basta.
(Sì, lo so: avrei dovuto farmi la barba!)
Partiti da Riccione alle 9:00, siamo arrivati senza difficoltà alcuna (grazie, Tom Tom Go!) al DatchForum di Assago (MI) verso le 13:00, quindi dopo aver parcheggiato la macchina abbiamo scarpinato un po' per trovare un tabacchi aperto in modo da comprare tre biglietti integrativi autobus+metropolitana per il centro di Milano.
Il prolungamento della linea verde fino ad Assago è in costruzione e magari l'anno prossimo o quello successivo entrerà in funzione, ma per quest'anno si deve ricorrere ancora al trasporto su gomma.
Turista a Milano.
Arrivati via autobus alla stazione Famagosta, siamo scesi sottoterra e poi preso due treni fino alla stazione Duomo. Da qua e fino alle 19:00 abbiamo girato, visitato negozi di dischi, mangiato in un ristorantino in piazza San Babila, visitato il duomo e poi camminato, camminato e camminato.
Un caffè al mitico "Bar Panino"
Un video-riassunto del viaggio in macchina e del giro per Milano
(Clicca l'immagine qua sopra per vedere il video)
Quando la mattina abbiamo lasciato il DatchForum per Milano,stavano arrivando i primi fans, ora che ci eravamo tornati era bello pienotto. All'esterno vendevano le magliette a 15 euro, all'interno, nello stand ufficiale le vendevano a 60! Una bella differenza. Io che sono tirchio, ho preferito non comprare niente (he,he,he!).
Si sta riempiendo.
Alle 21:00 finalmente il concerto.
Che dire? Chi non conosce i Rush non può capire il tipo di musica. Chi li conosce non ha bisogno di spiegazioni. Io posso solo dire che mi è piaciuto molto. Non sono un grande frequentatore di concerti rock, quindi non posso e non voglio fare paragoni con altre bands. Sicuramente si tratta di una band storica. Ho provato a registrare qualche canzone con la macchina fotografica digitale ma l'audio era veramente penoso. Chi vuole sentire qualche canzone, può cliccare questi links:
TOM SAWYER
LA VILLA STRANGIATO
THE MAIN MONKEY BUSINESS
e ce ne sono tante altre, basta cercarle su YouTube.
La prima volta che li ascoltai (facevo la quinta superiore), la voce del cantante/bassista/tastierista Geddy Lee mi sembrava molto simile a quella di Rick Davies, il cantante dei Supertramp. Però era chiaro che si trattava di tutt'altra musica. Il chitarrista Alex Lifeson poi è un fuoriclasse.
Notevole è stata la performance del batterista Neil Peart. La sua batteria era su un piedistallo circolare, che sembrava quello di una giostra da circo. Durante la canzone YYZ si è esibito in un assolo degno di nota. Ad un certo punto si alza, schiaccia un pulsante e la piattaforma ruota su se stessa di 180 gradi, rivelando quattro diversi strumenti a percussione che Neil ha suonato guasi contemporaneamente con una maestria eccezzionale. Spesso, in passato, ascoltando il pezzo strumentale Bonzo's Montreaux, contenuto nell'abum postumo del Led Zeppelin "Coda", mi chiedevo come facesse John Bonzo Bonham a suonare la batteria in quel modo. Non lo so esattamente ma dev'essere qualcosa di motlo simile a Peart nella canzone YYZ. Per caso ho trovato su Youtube proprio il suo assolo, girato (proprio a Milano! Proprio il 23 ottobre 2007, ossia proprio lo stesso assolo) da un fan in seconda fila. Dura 8 minuti e 13 secondi, la qualità non è eccellente ma si vede bene. Se volete vederlo (spero di sì), cliccate l'immagine qua sotto:
Il memorabile assolo di batteria di Neil Peart
Alla fine hanno fatto guasi tutte le loro canzoni dell'ultimo album Snakes And Arrows più altre storiche.
Durante l'intervallo.
Sul palco la scenografia era ottima, con tre schermi giganti che a volte trasmettevano la stessa immagine, a volte tre immagini diverse ed a volte una grossa immagine divisa in tre parti. All'inizio di alcune canzoni lo schermo centrale trasmetteva un video di introduzione in inglese mentre gli schermi laterali mostravano i sottotitoli in italiano. Durante una canzone (non ricordo quale, scusatemi) gli schermi mostravano un drago computerizzato che nel momento in cui emetteva il fuoco, sul palco...s'è acceso un fuoco vero!!!! Una cosa che non ho capito, era la presenza sul palco di tre girarrosto accesi. Pensavo che sarebbero stati usati per introdurre qualche canzone ed invece i tre membri della band per tutto il concerto non li hanno degnati di uno sguardo.
Tre momenti del concerto...
Alla fine, quando il concerto finì (anche le cose più belle hanno una fine, purtroppo) siamo tornati a casa stanchi ma contenti. Il ritorno è stato scorrevole. A quell'ora non c'erano macchine e siamo arrivati a casa verso le 4:00 del mattino (perchè guidavo io e non avevo voglia di superare i limiti di velocità). Certo, se avessero suonato anche una delle mie canzoni preferite, e cioè CLOSER TO THE HEART (clicca sul titolo per vedere il video) sarebbe stata la perfezione. Ma pazienza, va bene così. Long live to Rush!
Il video-riassunto del concerto. (clicca l'immagine qua sopra per vederlo)
1 commento:
Mai sentiti. Colmerò questa lacuna.
Posta un commento