lunedì 17 novembre 2008

IL FAN DEL BOSS

Nel 1985 per la prima volta vidi in TV il video di un cantante americano, senza sapere che di lì a poco ne sarei diventato un fan sfegatato. Il video era della canzone Born In The USA, il cantante era Bruce "the boss" Springsteen.

Quell'anno il Boss partì per un tour mondiale, che toccò per la prima volta nella sua carriera anche l'Italia, con un unico concerto allo stadio Meazza-san Siro di Milano, il 21 giugno 1985.Ricordo che grazie a quella data (tutto esaurito in meno di una settimana!), un po' tutti i mass-media si accorsero dell'esistenza di Bruce: articoli su tutti i giornali, video trasmessi in continuazione da Videomusic (MTV ancora non esisteva, in Italia) e da DJ Television, le sue canzoni trasmesse in continuazione alla radio, e poi anche special televisivi, posters e gadgets vari nelle edicole e tanto altro ancora. E pensare che fino all'anno prima non se lo cagava quasi nessuno (dei mass-media, intendo).

Mi sarebbe piaciuto andare a vedere quel concerto ma di sicuro i miei genitori non mi avrebbero mai e poi mai lasciato andare da solo a Milano per vedere un concerto in uno stadio così gremito (avevo 16 anni). E tanto in estate avrei dovuto lavorare.

Per fortuna però qualcuno tra il pubblico del concerto si portò dietro un registratore e con i nastri ottenuti pubblicò l'intero concerto su vinile.
Quando vidi questo bootleg in un negozio di dischi riccionese (i CD esistevano già, ma ancora non avevano preso il sopravvento sui vinili) non capii più niente e feci di tutto per ottenerlo riuscendo a farmelo regalare per il natale 1985 (non vi dico il prezzo esagerato che costava!)
IL MIO PRIMO DISCO PIRATA
Questo bootleg poi aveva la particolarità di recare, invece del cognome paterno di Bruce, quello materno: sua mamma -di origini italiane- si chiamava Adele Zirilli:
Ecco quindi spiegato anche il titolo "Back to the roots", ossia "ritorno alle origini" (le origini italiane del boss).
Era composto da quattro vinili di cui uno in questa foto (gli altri tre sono uguali):
I titoli erano in un foglio a parte che, per via di una dimenticanza del tipografo, non riportava la canzone "Dancing in The Dark" che invece c'è.
All'interno c'era anche un omaggio: una copia (piratata anche questa, certo) del manifesto che pubblicizzava, per le strade milanesi, l'evento. L'originale era a colori, quello in omaggio in bianco e nero:
Ricordo che lo portai in Germania, dove ho vissuto e lavorato per un anno e mezzo dalla tenera età di 19 anni, e lo appesi in camera:

Peccato che ora non lo trovi più. Dev'essere sparito chissà dove e chissà quando. Ma non demordo: se è ancora da qualche parte in soffitta (dove ricordo di averlo visto l'ultima volta, prima di partire per Londra) e se non è stato buttato via a mia insaputa nel frattempo, prima o poi lo troverò.
Durante gli anni in cui ho vissuto Inghilterra ed in Giappone, mio babbo aveva buttato via il vecchio giradischi ormai irrimediabilmete rotto e messo tutti i miei vinili in soffitta dove sono rimasti per tutti questi anni.
Recentemente il mio amico Andrea ha comprato un giradischi digitale con porta USB che può convertire vinili ed audiocassette in CD ed in formato Mp3:
e gli ho chiesto di convertirmi su CD questo bootleg (ma anche altri ormai introvabili).
Per festeggiare il poter risentire il concerto dopo tanti anni, ho scelto una canzone per farne un video artigianale da mettere su YouTube:




Ho scelto la canzone "Rockin' all over the world", una cover di John Fogerty, ex cantante dei Creedence Clearwater Revival (mitici!) con la quale Bruce concluse quel mitico concerto. Se l'ascoltate fino in fondo (cliccate l'immagine qua sopra), sentirete Bruce promettere (in italiano) di tornare ancora. 4 anni dopo, per promuovere il disco "Tunnel Of Love" tornò, ma non a Milano: prima a Roma e poi a Torino dove, questa volta, ci andai davvero a vederlo.
Ma questa è un'altra storia.

IL LATO B
Se l'esperimento ha successo, chissà che in futuro non ne metta altri, di brani su YouTube.
Stay Tuned

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