mercoledì 10 dicembre 2008

Già passato un anno!

Come vola il tempo!
Sembra ieri che mi trovavo in Giappone e che sono diventato babbo. Ed invece oggi (mercoledìdiecidicembreduemilaeotto) il piccolo M.Y. ha compiuto un anno!

Oggi eè stata una giornata un po' faticosa, tra pranzo coi nonni, festa con i parenti (i nonni, gli zii ed i cugini italiani di M.Y.) e poi la cena.

Insomma, siamo tornati a casa adesso e prima che scada la mezzanotte e diventi l'11 sto scrivendo questo post.

naturalmente come al solito niente foto del bimbo. Solo quella della torta con il nome completo nascosto.

TANTI AUGURI M.Y.

今日子供は一歳になった。ということはあっという間1年間が経った。時間が早いですね。

今日イタリアの親戚パーティをしました。沢山の写真を撮ったがブログに乗せない(ごめんね)ケーキの写真だけ

お誕生日おめでとうM.Y.ちゃん


lunedì 17 novembre 2008

IL FAN DEL BOSS

Nel 1985 per la prima volta vidi in TV il video di un cantante americano, senza sapere che di lì a poco ne sarei diventato un fan sfegatato. Il video era della canzone Born In The USA, il cantante era Bruce "the boss" Springsteen.

Quell'anno il Boss partì per un tour mondiale, che toccò per la prima volta nella sua carriera anche l'Italia, con un unico concerto allo stadio Meazza-san Siro di Milano, il 21 giugno 1985.Ricordo che grazie a quella data (tutto esaurito in meno di una settimana!), un po' tutti i mass-media si accorsero dell'esistenza di Bruce: articoli su tutti i giornali, video trasmessi in continuazione da Videomusic (MTV ancora non esisteva, in Italia) e da DJ Television, le sue canzoni trasmesse in continuazione alla radio, e poi anche special televisivi, posters e gadgets vari nelle edicole e tanto altro ancora. E pensare che fino all'anno prima non se lo cagava quasi nessuno (dei mass-media, intendo).

Mi sarebbe piaciuto andare a vedere quel concerto ma di sicuro i miei genitori non mi avrebbero mai e poi mai lasciato andare da solo a Milano per vedere un concerto in uno stadio così gremito (avevo 16 anni). E tanto in estate avrei dovuto lavorare.

Per fortuna però qualcuno tra il pubblico del concerto si portò dietro un registratore e con i nastri ottenuti pubblicò l'intero concerto su vinile.
Quando vidi questo bootleg in un negozio di dischi riccionese (i CD esistevano già, ma ancora non avevano preso il sopravvento sui vinili) non capii più niente e feci di tutto per ottenerlo riuscendo a farmelo regalare per il natale 1985 (non vi dico il prezzo esagerato che costava!)
IL MIO PRIMO DISCO PIRATA
Questo bootleg poi aveva la particolarità di recare, invece del cognome paterno di Bruce, quello materno: sua mamma -di origini italiane- si chiamava Adele Zirilli:
Ecco quindi spiegato anche il titolo "Back to the roots", ossia "ritorno alle origini" (le origini italiane del boss).
Era composto da quattro vinili di cui uno in questa foto (gli altri tre sono uguali):
I titoli erano in un foglio a parte che, per via di una dimenticanza del tipografo, non riportava la canzone "Dancing in The Dark" che invece c'è.
All'interno c'era anche un omaggio: una copia (piratata anche questa, certo) del manifesto che pubblicizzava, per le strade milanesi, l'evento. L'originale era a colori, quello in omaggio in bianco e nero:
Ricordo che lo portai in Germania, dove ho vissuto e lavorato per un anno e mezzo dalla tenera età di 19 anni, e lo appesi in camera:

Peccato che ora non lo trovi più. Dev'essere sparito chissà dove e chissà quando. Ma non demordo: se è ancora da qualche parte in soffitta (dove ricordo di averlo visto l'ultima volta, prima di partire per Londra) e se non è stato buttato via a mia insaputa nel frattempo, prima o poi lo troverò.
Durante gli anni in cui ho vissuto Inghilterra ed in Giappone, mio babbo aveva buttato via il vecchio giradischi ormai irrimediabilmete rotto e messo tutti i miei vinili in soffitta dove sono rimasti per tutti questi anni.
Recentemente il mio amico Andrea ha comprato un giradischi digitale con porta USB che può convertire vinili ed audiocassette in CD ed in formato Mp3:
e gli ho chiesto di convertirmi su CD questo bootleg (ma anche altri ormai introvabili).
Per festeggiare il poter risentire il concerto dopo tanti anni, ho scelto una canzone per farne un video artigianale da mettere su YouTube:




Ho scelto la canzone "Rockin' all over the world", una cover di John Fogerty, ex cantante dei Creedence Clearwater Revival (mitici!) con la quale Bruce concluse quel mitico concerto. Se l'ascoltate fino in fondo (cliccate l'immagine qua sopra), sentirete Bruce promettere (in italiano) di tornare ancora. 4 anni dopo, per promuovere il disco "Tunnel Of Love" tornò, ma non a Milano: prima a Roma e poi a Torino dove, questa volta, ci andai davvero a vederlo.
Ma questa è un'altra storia.

IL LATO B
Se l'esperimento ha successo, chissà che in futuro non ne metta altri, di brani su YouTube.
Stay Tuned

martedì 4 novembre 2008

4 novembre 1918 - 4 novembre 1998

Più di un anno fa avevo messo su YouTube un filmato tratto dal film Uomini Contro, di Francesco Rosi. Oggi che è l’anniversario della fine della prima guerra mondiale (4 novembre 1918), ho pensato di celebrare anche io l’avvenimento copiando ed incollando i 70 commenti che nel frattempo sono stati aggiunti da vari navigatori.
Vedrete che i commentatori sono eterogenei: si va dai neofiti sconvolti dalle scene agli esperti sia di storia che di armi.
Qualche volta ho commentato anche io (MatsuTakakoNoFan).
Prima di leggere tutti i commenti (se ne avete voglia), magari date un’occhiata alla scena (che nel frattempo ha raggiunto 21.693 visioni –alle ore 21:15 di martedì 4 novembre 2008).


La scena in cui l`ottuso generale Leone (Alain Cuny) manda prima a morire dei soldati protetti con inutili corazze (il cui scopo sarebbe stato di proteggerli mentre tagliavano i fil spinati con le pinze) e poi,nonostante il fallimento di questa manovra,manda i suoi soldati all'attacco.Persino i nemici non ne possono più della mattanza



COMMENTI:
(le incongruenze tra le date sono dovute al fatto che alcuni commenti sono delle risposte a quelli precedenti)



rmmtt (1 anno fa)
Volonté non ha gridato "Savoia!!"

Grande!!

nitti6464 (1 anno fa)
E che dire di quei generali
A DIR POCO SCHIFOSI,che se un soldato,durante
un attacco indietreggiava,o esitava,
I CARABINIERI DA DIETRO GLI SPARAVANO ?

platanone (1 anno fa)
Ecco la casta degli assassini agli ordini dei Savoia come mandavano al macello contadini, operai,cittadini, padri di famiglia, fratelli e figli dell'Italia dei primi del novecento.Sono poi gli setssi che pochi anni dopo daranno appoggio al regime del fascismo per circa vent'anni facendo piombare il paese in un cupo medioevo.

alphbeat85 (10 mesi fa)
Hai ragione! Studenti, contadini, artisti e operai al macello per una vittoria della borghesia

nitti6464 (1 anno fa)
A DIR POCO SCHIFOSI,che se un soldato,durante
un attacco indietreggiava,o esitava,
I CARABINIERI DA DIETRO GLI SPARAVANO ?

MatsuTakakoNoFan (1 anno fa)
Purtroppo a quei tempi era cosi`.

ser199 (11 mesi fa)
purtroppo a quel tempo si rasentava spesso la follia...questo film ne è la conferma...onore ai nostri caduti!

amandalittleamanda (11 mesi fa)
Potevano usare le vere corazze Farina e gli scudi Daigré

MatsuTakakoNoFan (11 mesi fa)
Ci avevo pensato anche io. Chissa` perche` non li hanno usati.

cesare196 (3 mesi fa)
Certo la corazza Farina era + solida, ma copriva solo il busto; era adatta per operatori che strisciassero al suolo spingendo i tubi di gelatina sotto i reticolati. Pare che a 15 mt fermasse i colpi del '91, ma io ci credo poco, erano fucili molto potenti, perfino il 91 che era fra i meno dotati aveva 266 kgm di energia (una Stilo TD ha una coppia a 2000 g/m di 30 kgm!).

Sgrat (3 mesi fa)
notare che il 91 era lo stesso fucile usato nella seconda guerra mondiale dai nostri soldati, sempre ben forniti di armi modernissime

cesare196 (3 mesi fa)
Infatti, ma non è da considerare una cosa negativa in quanto tutti avevano i medesimi fucili della prima guerra (Mauser98,Enfield,Mosin,Arisak a):il 91 era un fucile ben riuscito sotto molti aspetti.

Sgrat (3 mesi fa)
si ok, ma nel nostro caso non ci si limita solo al moschetto 91 ( e conta che contro di noi i russi avevano il "moderno" parabellum...), le artiglierie alpine per esempio utilizzavano obici austriaci, bottino di guerra del 15-18 che contro armi moderne (es. la katiusha) non erano proprio alla pari
poi vabbè ora stiamo divagando, comunque è cosa nota che l'esercito fosse male equipaggiato, per quanto il valore non si dicuta

cesare196 (3 mesi fa)
Guarda,circa le artiglierie conta che gli obici ex austriaci da 104, con rigatura alesata al 105, freno di bocca, ruote gommate e piattaforma per il tiro a 360° sono stati re-immessi nei ruolini come Obice mod.14/61 ed hanno servito fino a pochi anni fa...quelli degli alpini, il 75/13 mod.15,erano validissimi per il loro precicuo impiego (montagna e supporto tattico).Il fallimento cui riferisci fu quando si chiese loro di fare l'arma anticarro non avendo la V° nè il proietto adatti contro i T34!

Sgrat (3 mesi fa)
non dico che non fossero utilizzati bene, a parte che come dici erano validi per il loro impiego ma gli alpini vennero genialmente mandati a combattere su territorio prevalentemente pianeggiante invece che sul caucaso, il punto è che per quanto validi agli italiani come ad altri mancavano quelle innovazioni che invece altri eserciti avevano, come fucili mitragliatori o lanciarazzi multipli...tu citi i t34: se fai il confronto coi carri italiani non c'è paragone

cesare196 (3 mesi fa)
Diciamo che un lanciarazzi non fa poi la differenza che farebbe invece un valido cannone a/c: ma la tua osservazione è corretta se si parla appunto di uso INAPPROPRIATO di reparti da montagna...in pianura (come se mandassimo dei marinai sullo Stelvio!).Sui carri,davvero nn hai torto:eravamo fra i peggio messi.Veicoli e cannoni validi apparvero nel 43 a guerra ormai quasi persa, e con la nazione allo sbando.Così come radar e validi aerei.Le ns armi leggere comunque erano apprezzate da tutti.

Sgrat (2 mesi fa)
avevo già risposto...mah
ripeto, la katiusha non era da intendersi come un lanciarazzi singolo tipo rpg (o per restare in tema con l'epoca un panzerfaust) ma un lanciarazzi multiplo spesso montato su autocarro che sparava fino a 40 razzi in poche salve consecutive, conta che venivano utilizzati in gruppo quindi immagina il fuoco di saturazione che potevano garantire
...noi rispondevamo coi mortai e gli obici (e bloccavamo gli assalti)

cesare196 (2 mesi fa)
In effetti questo dimostra che spesso alla potenza di fuoco può far da contrappeso una maggiore professionalità. I quadri ufficiali dell'Armata Rossa erano stati depurati dai siluramenti di matrice politica che vedevano ufficiali capaci ma invisi a Stalin surclassati dagli yes men del Partito. Nella 1^ Gm era successo lo stesso, con le parti invertite, noi surclassavamo l'artiglieria austriaca ma le loro dottrine di impiego valorizzavano molto le armi.

filos71 (10 mesi fa)
gian maria volontè,che grande interpretazione,che grande attore che è stato..

brotherbelcher1 (9 mesi fa)
Is there an Italian r2 dvd?Thankyou

MatsuTakakoNoFan (9 mesi fa)
I don`t know whether there`s one or not.Sorry

andrew881thebest (9 mesi fa)
ma non avevano provato prima la resistenza delle corazze? boh io non capisco davvero

doctorcaligarissss (5 mesi fa)
Le corazze ("farina" nella realtà) effettivamente riuscivano a reggere alcuni colpi sparati da una certa distanza, chiaramente però non erano indistruttibili, soprattutto contro l'artiglieria pesante.

cesare196 (3 mesi fa)
Non esiste corazza o giubbotto veramente efficace: sono dei palliativi, contro colpi all'estremo della portata o che arrivano di sbieco o contro schegge di granata non esplosa vicino. Poi i fucili dell'epoca erano molto più micidiali che oggi, avendo cartucce assai più potenti e canne molto lunghe in ossequio alla ricerca di maggiore gittata e precisione.

REDKOMM (9 mesi fa)
Un film grandiosamente tragico e forte... grande Gianmaria... morte all'imperialismo!

Freddievr (9 mesi fa)
Il film è un capolavoro. Quella guerra l'abbiamo vinta. A parte la tragicità degli eventi dobbiamo ricordarci che il Soldato Italiano è sempre stato esempio di coraggio di fronte a tutto il mondo.

PANZERWEB (8 mesi fa)
"""Quella guerra l'abbiamo vinta"" allora non hai capito il significato del film...

voodish2 (8 mesi fa)
centinaia di migliaia di morti al grido "avanti savoia"... Vincere o perdere che significato ha per i poveracci che vanno al macello? Neanche avessero avuto un campo da coltivare tra i territori conquistati, ammazzarsi per qualche montagna e gli interessi di quelli che stanno a parlare di fronte ad una mappa con pedine. Ora esigono il risarcimento per i danni morali dell'esilio...

fjsljhagfhA (8 mesi fa)
film che fa riflettere come tutti i capolavori ai quali ha partecipato il grande Gian maria Volontè...come Sacco e Vanzetti, Cristo si e fermato a Eboli ecc ecc...

embiey (8 mesi fa)
anche se l'ho visto da poco qst film mi è piaciuto molto. però vorrei sapere se il culo che c'aveva il generale leone a soppravivere ( prima quando si era messo in piedi davanti al nemico e poi quando era proprio di fronte a quel cecchino) secondo me è impossibile avere un culo così. Il film è molto è fatto bene però è molto drammatico adesso voglio leggere un anno sull'altipiano di lussu.

MatsuTakakoNoFan (8 mesi fa)
Nel film hanno "condensato" in un generale solo i due generali presenti nel libro, il quale differisce in alcuni punti (soprattutto nel finale) dal film. Due grandi opere entrambe.

giovamas (8 mesi fa)
Leggete "Un anno sull'altopiano". Alla morte del tenente A. amico del protagonista ho pianto; è resa in una drammaticità estrema

taniabunke (7 mesi fa)
Il generale è la caricatura (ma poi non tanto) di Cadorna e di Badoglio... Cadorna fu processato e degradato per davvero... finì a fare il politico (che strano ;) ...Badoglio fu processato anch'esso per Caporetto ma poi è entrato in Adis Abeba... la giustizia italiana vale sempre la metà... mah

feffone75 (7 mesi fa)
Ma neanche per sogno nessuna caricatura il generale del film è il generale Cappello generale che aveva in forza anche la Brigata Sassari di cui Lussu era Tenente della 3° compagnia

freddiecentury (7 mesi fa)
Il problema di quella guerra era soprattutto l'incompetenza dei generali(Leone ne è l'esempio) che adottavano tecniche del XIX secolo in fronti del tutto cambiati e domintai dalle "macchine"(mitragliatrice, artiglieria)...ufficiali idioti ce ne sono sempre stati purtroppo!

FN80 (7 mesi fa)
Il film è un capolavoro. Purtroppo il nostro paese è sempre più allergico a questo genere di film e attori del calibro di Gian Maria Volontè non se ne vedono più.La frase più bella??Quando G.M.Volontè parla del "nemico interno".

giovamas (7 mesi fa)
Una sola parola... BASTA! ... bellissimo film e grandi attori

roby02071963 (6 mesi fa)
In questo film c'è una scena alla fine in cui 3 ex combattenti (la guerra era finita) incontrano su un treno il loro vecchio generale Leone. Il treno entra in una galleria e rimane al buio. All'uscita dalla galleria torna la luce ... e il generale non c'è più, i suoi ex soldati lo hanno gettato giù dal treno. La scena venne tagliata dalla censura

MatsuTakakoNoFan (6 mesi fa)
Questa non l`avevo mai sentita. Tu come la sai? L`hai letta da qualche parte? Hai visto quella scena? Puoi dirci dove possiamo trovarla?

ciccc0 (6 mesi fa)
se vi è piaciuto "un anno sull'altipiano" vi consiglio di leggere "fanterie sarde all'ombra del tricolore" di Alfredo Graziani. Parla degli stessi episodi e con gli stessi personaggi, ma Graziani mette i nomi veri infatti le compagnie sono la 151° e la 152° cioè la brigata Sassari. Alfredo Graziani nn è altro che il tenente Grisoni o il tenete scopa ed è sempre presente nel libro di Lussu gia nelle primissime pagine.

MatsuTakakoNoFan (6 mesi fa)
Il tuo PC ha messo lo stesso messaggio 3 volte (succede), quindi ne ho cancellati due lasciando il terzo. Grazie della segnalazione.

roby02071963 (6 mesi fa)
Ricordo di averlo letto in un articolo che recensiva questo film proverò a ritrovarlo poi ti dirò.
Comunque se ricordato il film (almeno la versione che ho visto io) finiva con la scena della fucilazione del tenente e all'improvviso appariva la scritta FINE. Si capiva perfettamente che c'era stato un taglio. La fine della scena era troppo netta.

roch3s (6 mesi fa)
il generale non è nè Cadorna nè Capello.. ma Ferrero.

Il libro di Lussu si ispira ai fatti realmente avvenuti, ma non nè è fedele riproduzione, come da lui stesso specificato più volte.. il film di Rosi poi si discosta anche dal libro!

Per racconti dei miei nonni,i cui padri avevano fatto parte della brigata sassari (uno combattè nel 8° compagna di Lussu nel '18) la realtà era ancora peggiore di quanto si vede nel film e si legge nel libro.. ogni 1000 richiamati 140 di loro sono morti!

cesare196 (2 mesi fa)
E' vero, Lussu fa una descrizione colorita della pretesa distruzione di una ns opera corazzata, forte Lisser: invece esso fu solo scalfito dai tiri ma scioccamente fu disarmato così al momento delle avanzate austriache non potè operare come previsto.

coloneldecker (5 mesi fa)
Is there a vhs or dvd release of this film with english subtitles?

avamposto (5 mesi fa)
Yes, of course. You can buy the Dvd original and you can certainly find subtitles in English. The film, like you understand, is called " Uomini contro" (Men against). The title seems senseless, but means: "Men against other men" and it's set in the first World War (Italy vs Austria)
Have a nice day

anticospirito (5 mesi fa)
bellissimo, un vero capolavoro

danny88101 (5 mesi fa)
Sorry I only speak English, what was the metal suited men all about?

MatsuTakakoNoFan (5 mesi fa)
Back then (1914-1915) it was thought that a metal suit could protect soldiers from a machine-gun. Of course it couldn't,as you can see

danny88101 (5 mesi fa)
I've never seen this in any of my studies, did this actually happen, whose stupid idea was this?

freddiecentury (5 mesi fa)
Yes, it was a very stupid idea as attack in lines without any artillery support...general Leone tought he was like Garibaldi and his redjackets, he was mad!

My grandmother's uncle is dead in this battle,that's the battle of Montefiore in 1917!

cesare196 (2 mesi fa)
Italian generals were very impressed by Garibaldi's memories,but they didn't looked at the power of new weaponry.Consider that a light italian gun, 75 mm model 1906 or 1912, fired a 6,8 kg shell every 5/6 seconds, ranging about 9 km afar.Upon Garibaldi's time, a 150 mm gun fired a similar shell no more than 1800/2000 meters away, at a time rate of 1 shot every minute or so.But,in the Civil War, rusults (see Gettysburg) were the same as in the 1915/18. I think that Garibaldi was very lucky...

coloneldecker (5 mesi fa)
The guys in armour had the unfortunate nickname of the "death companies". They were suppossed to go out ahead of the attack and cut the wire.

It had limited success.

LupoVb (5 mesi fa)
Il paradosso della prima guerra mondiale è che nonostante il disastro delle diserzioni e fucilazioni di massa, almeno l'abbiamo vinta da soli

MatsuTakakoNoFan (5 mesi fa)
Secondo molti storici, se non avessimo avuto l'aiuto (prestiti economici, artiglieria pesante, rinforzi, derrate alimentari) degli alleati francesi, inglesi ma soprattutto americani, dopo Caporetto il nostro esercito non si sarebbe più ripreso.

giallutheslasher (4 mesi fa)
è certo !

Ornadheim (4 mesi fa)
Senza contare poi che l' esercito austriaco a Vittorio Veneto perse per la defezione dei reparti cechi ed ungheresi

tiroler64 (4 mesi fa)
EEh?? Ti ricordo che l`Austria era alla fame! per colpa degli alleati dell Italia. E inoltre aveva un altro fronte.

xilpix (4 mesi fa)
L'altro fronte era già chiuso, la Russia era già a pezzi. Comunque state solo dicendo dei luoghi comuni, studiate meglio.

tiroler64 (4 mesi fa)
Quindi ammetti che l altro fronte ci fu! Se non ci fosse stato, se si sarebbe trattato solamente di un conflitto Austria - Italia, per voi sarebbe andata male..

cesare196 (3 mesi fa)
Bah...bella soddisfazione...682000 morti (o 782000?), famiglie distrutte, centinaioa di migliaia di mutilati ed invalidi...le diserzioni erano il minimo che doveva accadere!

cesare196 (3 mesi fa)
L'idiozia dei ns generali è evidente: è l'emblema di un Paese che viveva di fasulle glorie risorgimentali e nn aveva fatto tesoro delle batoste delle 3 Custoza, di Lissa, di Adua, di Novara nemmeno dopo decenni. Gli avversarii invece analizzavano spietatamente le campagne del passato o + recenti per trarne insegnamenti.

kristoffmcewan (3 mesi fa)
ahahahaahaha che idea medievale usare una lastra di ferro per limitare la ferocia di una guerra di quelle proporzioni.

MatsuTakakoNoFan (3 mesi fa)
Sarebbe da ridere se non fosse tragica.

Sgrat (3 mesi fa)
ahah ma che ridere
peccato che la gente ci andava a morire davvero

kristoffmcewan (3 mesi fa)
il mio ahaahaha era ovviamente sarcastico, come doveva essere chiaro nelle parole usate successivamente. cercate di essere un pochino meno rigidi,per voi sopratutto.

Sgrat (3 mesi fa)
io son sempre rigido purtroppo sono nel fottuto tunnel del viagra :(

cesare196 (2 mesi fa)
E' un'illusione dura a morire,dato che oggi si ingegnano ancora a progettare giubbotti "antiproiettile" che regolarmente NON salvano nessuno se non a certe condizioni quando le leggi balistiche chiudono un occhio (ma finisci al sanatorio comunque!).Al poligono vedo ogni week end cosa fanno i colpi a legno,lamiere,plastiche e compositi.Pensa che un cal.9 ricaricato a 2/3 della potenza nominale buca travi di cm 15x15, perfino il cal.22 impressiona per penetrazione.Immaginati un FMJ calibro 8!!!

kristoffmcewan (3 mesi fa)
va ben....l'amore è la cosa più fica che ci resta :)
ti auguro tutto il piacere e la grande Musica del mondo.

cesare196 (2 mesi fa)
Sempre per Sgrat: lo so cosa sono le katiushe, non le avevo confuse con un lanciarazzi monocanna. Mi riferivo all'uso di un'arma certamente a grande volume di fuoco, ma imprecisa per natura e quindi come dici tu adatta "solo" alla saturazione. Probabilmente contro reparti schierati a ventaglio un fuoco di sola saturazione e nn di distruzione risulta meno efficace (vedi il tiro dei ns "75" nel 1915 sul Carso, un colpo/5 secondi per decine e decine di batterie x giorni senza risultati ottimali)

Sgrat (2 mesi fa)
infatti questo è il punto chiave di quella campagna, come dicevo noi rispondevamo soprattutto coi mortai, ossia contrapponendo precisione alla forza dei grandi numeri...e va detto che finchè non arrivò l'ordine di ripiegare i russi misero piede esclusivamente nelle linee ungheresi e in piccoli tratti tenuti dalle camicie nere, subito ripresi dai nostri alpini, in stragrade minoranza contro gli avversari...

cesare196 (2 mesi fa)
In effetti la tattica d'artiglieria russa (e di fucileria,sono stati nel 1891 l'ultimo Paese a dotarsi di armi moderne)è sempre stata l'uso a massa,certo mutuato dal grande nemico Napoleone. Masse di uomini, di carri e di ordigni, solo col dopoguerra hanno affinato anche i dettagli,unendo alla massa anche la qualità dei reparti. Qualità nelle armi ne hanno sempre avuta,fin dall'era napoleonica (cannoni migliori e fucili migliori,miglior equipaggiamento invernale).

Sgrat (2 mesi fa)
stessa cosa in africa (anche se gli inglesi in questo caso non avevano milioni di contadini da mandare al macello come i sovietici, ma truppe fresche e rifornimenti, noi no per l'incompetenza strategica degli alti comandi)
per cui non si discute il valore ma la scarsa modernità dell'armamento, come dicevo all'inizio

cesare196 (2 mesi fa)
"Mancò la fortuna nn il valore".L'Impero non era armato in maniera "antiquata":non le era in toto!!!...e rimase mercè il dominio inglese delle rotte, senza carburanti,ricambi,cartucce,me dicinali.Nell'Impero c'erano molti soldati ma appoggiati da scarsi mezzi tecnici (cannoni aerei carri) e carri ed aerei erano veramente inadeguati.Era concepito come esercito coloniale, la repentina e sciocca entrata in guerra impedì la riorganizzazione in massa d'urto bellicamente efficace.

alxide (2 mesi fa)
I veneti dicevano: "avanti savoja che ea figa xe moja"... bastardi savoja!

SUONIVIOLENTINETWORK (2 mesi fa)
bel film cmq..

un comandante un po pirla ma cmq

campocal (3 sett. fa)
perdonate l'ignoranza....ma l'uso di queste ridicolissime corazze, è davvero avvenuto nel corso del primo conflitto mondiale da parte delle nostre truppe?

MatsuTakakoNoFan (3 sett. fa)
Penso di sì: ce n'è una forata da una pallottola in mostra al museo della grande guerra di Rovereto (TN) e Lussu cita proprio l'episodio di questo film nel suo libro "un anno sull'altipiano".
Però le vere corazze Farina erano diverse cone forma.

campocal (3 sett. fa)
grazie mille per la delucidazione...incredibile apprendere quanta ignoranza c'è stata in Italia in quegli anni, far partecipare un esercito ad una guerra, armato solo di speranza, che schifo....

Ornadheim (1 sett. fa) Non era solo in Italia, basti vedere le paurose negligenze presso gli eserciti francese e inglese, che da questo punto di vista erano messi ancor peggio

ben87casal (1 sett. fa)
A dir la verità, queste corazze venivano sì usate, ma non per gli assalti.. Che io sappia, erano usate dai soldati che erano di sentinella, dentro le trincee.. Anche i francesi ne usavano di simili, con un elmetto che copriva il cranio pesante più di 5 kg.. ovviamente, in caso di colpo diretto, non c'era scampo...

luigiduca (1 sett. fa)
Le corazze farina erano composta da una specie di pettorina stile corazzieri e un elmetto con una calotta e una sorta di riporto frontale composto da diversi strati di lamiera sovrapposti e veniva spesso usaato senza corazza. Uno zio di mio padre morto in guerra ne portava uno nelle azioni più rischiose tipo taglio dei reticolati etc. ma l'efficacia era scarsa come comprovato da foto che si possono trovare in rete googlando un po'.

alfistadoc (2 sett. fa)
i soldati romani vincevano grazie alle corazze! ma i soldati romani non correvano incontro alle pallottole delle mitragliatrici! leone che tu possa bruciare all´infernonon sei degno di venire ricordato in mezzo a questi eroi!

mithrandirsannita (2 sett. fa)
Se fossi stato li' un colpo al Generale non glielo toglieva nessuno, nel mezzo della battaglia...
invasato...

2975934 (2 sett. fa)
E' una assurdità mandare quei poveracci a farsi massacrare solo perchè uno stronzo di generale possa mettersi un altro paio di stellette sulle spalline.

HALHOMAR (3 giorni fa)
nel 1^ conflitto mondiale mancavano generali capaci di organizzare attacchi in campo aperto
c'erano però già le bombe a mano per aprirsi un varco nel filo spinato.
Il problema per l'Italia è sempre stata l'incapacità di investire in nuove armi
infatti si usavano fucili del 1891 un pò imprecisi.
Ma passiamo al film il soldato che si ribella è contro il re (oltre che contro il suo generale)

HALHOMAR (1 giorno fa)
..infatti all'attacco non va gridando savoia.....
tutti lo saranno stati e lui rappresenta la ribellione isolata
a quell'assurdo modo di cadere in combattimento.
eroi come anche chi armato di tronchese e corazza
si avviava per aprire un varco nel filo spinato.
un vivo ricordo d'eroismo va a enrico toti che a corto di pallottole
lanciava la sua stampella contro il nemico
Onori ai caduti di tutte le guerre

Pei1983 (6 ore fa)
Quel generale è una metafora della grande guerra.. pura follia!!

solosalernitana (3 ore fa)
Oggi 4-11-08, bisogna ricordare i fanti della grande guerra che seppure comandati da ufficiali spesso incapaci, hanno con il loro sacrificio completato l'unità nazionale.

HALHOMAR (24 minuti fa)
Non mi sembra che siano fantasie. La decimazione oltre che l'obbligo di andare avanti e di non osservare gli ordini ci sono state realmente.
Ne ha parlato anche il giornalista stasera prima della presentazione del discorso di Napolitano

martedì 16 settembre 2008

Il ritorno del fan di Mastu Takako

Il 24 marzo 2008 ho postato un articolo (se volete leggerlo, cliccate QUA) riguardo a Takako (il nome) Matsu (il cognome), una cantante ed attrice giapponese della quale sono un fan sin ai tempi in cui vivevo in Giappone.

Quella volta avevo provato a tradurre una sua canzone in italiano ed avevo aggiunto dei sottotitoli nel relativo video pubblicato poi su YouTube (Cliccate QUA se volete vederlo) . Non contento dei pessimi risultati ottenuti, ho deciso di mettere su YouTube un'altro video, di un'altra canzone, sempre di Takako.
La differenza è che questa volta il video...l'ho creato io, raccogliendo da internet e dalla mia collezione una serie di immagini e facendone un filmato con i sottotitoli sia in giapponese che in Italiano.
Si tratta della canzone "Kimi Janakutemo Yokatta" contenuta nel suo secondo CD (Ai No Tobira, che vuol dire "La porta dell'amore"), una canzone che secondo me e' tra le sue migliori. Stranamente non fu mai pubblicata su singolo e non ne fu mai tratto un video. Non la cantò nemmeno duerante le prime due tournee della sua carriera (ero l'unico italiano presente alle due date a Nagoya) e non compare nemmeno nel DVD della sua terza tournee (alla quale purtroppo non ho potuto andare perche' ero in Italia).
Forse questa canzone non piace a Takako ma non importa: piace a me e mi basta come motivo per costruirci un video. Il fatto che al momento di pubblicare questo post, ossia a 24 ore dall'upload su youtube il video sia stato visto 113 volte, mi dice che forse non sono l'unico ad apprezzare questo brano. O forse che Takako ha tantissimi fan che stanno tutto il giorno davanti al PC aspettando nuovi video.
Quello che mi preoccupa è la traduzione. Sono sicuro di aver fatto parecchi sbagli ma meglio di così non sono riuscito a capire. Avevo provato anche con google ma... stendiamo un velo pietoso! Per esempio il verso che Takako canta ai minuti 2:51, dice "Hanataba ga kirai nanda, kareru kara kirai nanda" che significa "Odio i mazzi di fiori, li odio perchè appassiscono". ebbene, secondo google la traduzione è "E 'un mazzo KIRAI 'm A partire da asciutto KIRAI". Boh...voi ci riuscite a vedere un significato logico? Dato poi che Mamiko ha parecchio da fare con il piccolo M.Y. non sono stato a romperle le scatole ogni 2 per 3 chiedendole aiuto.

Adesso possono succedere cose:

-Niente di niente

-Mi contaterà Takako in persona per ringraziarmi-

-Mi contatterà l'avvocato di Takako

Nella speranza che accada la seconda possibilità (od in alternativa la prima), ecco qua il video:




Una curiosità: la scritta che compare alla fine del video è un autografo con dedica di Takako in persona. Non l'ho mai incontrata (purtroppo) ma quando ero in Giappone una signora che conoscevo l'aveva incontrata e le aveva parlato del suo fan italiano...

Buona visione.

以前は松たか子のついてポストを書いた。(ここにクリックしてみて)。その時大好きなマッチャンなビデオにイタリア語字幕スーパーをつけた(見たいものならここにクリックを)。今回は別なビデオで字幕スーパーをつけた。粉気のビデオは色々な写真を集まって自分で作った。この曲のタイトルはキミじゃなくてもよかっただ。マッチャン本人は一度もコンサートで歌ったことがない。多分彼女はこの曲が嫌いかもしれないが僕は逆にに好きだからビデオを作った。今回翻訳するなは大変だった。本当の意味を分かったかどうか分からない。麻美子ちゃんは子供とすごく忙しいので迷惑しないようにすべて自分で翻訳して見た。結果はいいかな?

domenica 7 settembre 2008

A casa di Mylla e David

Prologo:

Di solito scrivo dei miei viaggi DOPO averli fatti, guasi mai prima. Ciò perchè non so mai come andrà a finire ed in qualsiasi momento potrebbe scappare fuori un imprevisto che mi costringe a rimandare se non cancellare il viaggio.
In questo post farò un'eccezione.
Dal primo di settembre io, Mamiko ed il piccolo M.Y. siamo a Firenze. Quest'anno abbiamo deciso di non tornare in Giappone, sia perchè ci siamo tornati da poco, sia perchè pensiamo che un altro viaggio così lungo non faccia bene al piccolo M.Y.
Quindi abbiamo deciso per le vacanze in Toscana.
Abbiamo già incontrato un amico dei gloriosi tempi di Nagoya che ora è tornato a vivere in Italia con la sua famiglia, ma di lui ne parlerò in un altro post (sempre che nel frattempo lui non me lo vieti...).
Oggi parlerò di un incontro accaduto domenica 7 settembre.

Ricordate Mylla? Ci siamo conosciuto via internet un bel po' di tempo fa tramite i rispettivi blogs (per leggere il suo, cliccate QUA). Poi ci siamo incontrati una volta a Firenze, con suo marito (cliccate QUA ed anche QUA). Questa volta invece siamo andati a casa sua e ci ha presentato il piccolo Manuel.


M.Y E MANUEL CON LE RISPETTIVE MAMME...

...E CON I RISPETTIVI BABBI.

Era la prima volta che lo vedevamo infatti la volta precedente era ancora dentro il pancione di Mylla. L'abbiamo trovato molto bello. Quando l'ho preso in braccio, mi sembrava di esser tornato indietro nel tempo fino a qualche mese fa, quando anche M.Y. era così leggero. I due bimbi sembra che si siano piaciuti, anche se nessuno dei due parla e quindi non sappiamo esattamente che cosa pensano l'uno dell'altro. E nemmeno sembravano gelosi quando i rispettivi genitori tenevano in braccio l'altro bimbo e ci giocavano pure.
Abbiamo naturalmente perlato di tutto, dal lavoro alla famiglia ai -ma va?- bambini.
Ho visto che Mylla e David abitano in una bella casa, con un ampio giardino in cui Manuel si divertirà parecchio correndo, saltando, rotolandosi, ecc. Inoltre abbiamo notato che nella zona dove abitano c'è un'aria molto pulita, al contrario di altri posti (come Riccione in estate, con tutto quel traffico).
Purtroppo il tempo è stato tiranno e tra Manuel che si era addormentato e M.Y. che doveva fare il bagnetto quotidiano, ci siamo dovuti lasciare presto.
Adesso speriamo di incontrarci ancora, mentre siamo qua.
E direi che questo è tutto.

Per chi se ne fosse chiesto il motivo: io non pubblico su internet le foto dei bambini piccoli (troppi pedofili maledettifiglidiputtanamorisserotutti in rete), quindi vi dovete accontentare delle foto con le faccie coperte da mosaici. Sorry.

現在はフィレンツェにいる。今年は日本にも帰りません。なぜなら日本から帰ってきたばかりだし、M.Y.君は小さすぎてそんな長く飛行機中に体に良くないだと思う。(もちろん日本に生まれたので飛行機で日本からイタリアまで飛んだことあるが来年までこれは十分だ。) 来日しないので今年の休暇はトスカナに旅行することにしました。フィレンツェにいる間に友達を会いました。名古屋に住んでいた現在家族とイタリアに住んでいるイタリア人を会ったが彼については別なポストに書く。
7月7日日曜日ミッラさんとダワィッド(夫)の家にいてマヌエールちゃんをはじめて会った。
前回会った時にマヌエールちゃんはまだお母さんのお腹の中にあった。
彼とM.Y.君は一緒に遊んだ。
残念ながら時間がなかったのですぐに離れた。
フィレンツェにいる間にもう一回あいたい。

Stay Tuned

mercoledì 3 settembre 2008

Agosto al ristorante

Eccoci arrivati a settembre.
Io per tutto il mese di agosto non ho scritto nulla in questo blog (e come al solito nessuno se ne è preoccupato) in quanto ho avuto da fare. Ebbene sì: ho trascorso l'ottavo mese dell'anno impegnato dietro ad un bancone da bar!



Gradite un tè? Un caffè? Una camomilla?

Vicinissimo a casa mia c'è un ristorante-pizzeria di nome "Al Cottage" (dove -pubblicità gratuita- ci si mangia da Dio) al quale è venuta a mancare proprio ai primi di agosto la barista che per problemi di salute ha dovuto smettere.
Quando una vicina di casa mi ha detto che cercavano qualcuno e mi ha chiesto se conoscevo qualche barista anche alle prime armi disponibile, ho pensato di offrirmi volontario dato che in agosto ormai la stagione estiva è guasi al culmine -ormai volge al termine- e di conseguenza tutti i lavoratori stagionali (tranne i licenziati per scarso rendimento, incompetenza o comportamenti illeciti) sono impegnati.
Così, dopo essermi consultato con Mamiko, sono andato a parlare con loro, dando la mia disponibilità per tutto il mese di agosto ma anche facendo loro presente che non sapevo fare nulla, tranne i caffè. Mi hanno accettato lo stesso e quindi per tutto il mese, dalle 18:00 alle 01:00 del mattino dopo sono stato impegnato tra caffè, bevande varie (alcoliche e non), tazze, bicchieri ed anche dolci che in questo ristorante (che -ripeto- si chiama Cottage e ci si mangia da Dio) impiattare i medesimi è compito del barista.
Devo ammettere che è stata un'esperienza interessante. Certo, in un mese non si può imparare tutto. E' gia' molto se si riesce ad imparare un decimo di tutto (come possono testimoniare le figlie del padrone -so che anche loro leggono questo blog- mi trovavo in defiance ogni volta che mi ordinavano un liquore: non sapevo mai in quale bicchiere versarlo e come guarnirlo!), ma quello che ho fatto mi è piaciuto. Potrebbe essere l'inizio di una nuova carriera? Chissà.
Adesso però siamo in settembre (anche se a giudicare dalla temperatura non si direbbe) e quindi non sono più dietro al bancone. Ne riparlemo per la prossima estate. Forse.

Ed ora scusate ma devo mandare un messaggio personale:

A Silvia R. (conosciuta a Londra nel 1994):

Ho provato a spedirti dei messaggi con Skype ma mi dice che non sono stati ancora consegnati. Puoi spedirmi il tuo indirizzo E-mail?


今年の8月いっぱい家の近くにあるレストランのバール(Bar)でバイトしました。全然経験ないのに楽しかった。毎日午後6時から翌日の午前1時までコーヒー、飲み物とケーキを作った。大変だったのに楽しかった。来年もやるかな?まだ分からない。

domenica 13 luglio 2008

Gita fuori porta

Beh... ogni tanto una gita fuori porta ci vuole....


lunedì 7 luglio 2008

Canali utili,a volte indispensabili (a volte no)

Ciclicamente ogni tanto sparisco dal blog (e nessuno chiede mie notizie) in quanto non ho niente di interessante da scriverci.

Per esempio in questo periodo non mi sta succedendo niente che sia degno di essere divulgato, quindi in questo post volevo segnalare qualche canale di Youtube che potrebbe interessarvi così come interessano a me.

Alla tenera età di 18 anni qualcuno mi fece sentire i Led Zeppelin e fu amore a primo ascolto. In particolare ricordo di aver fatto due scatole così ad Andrea di Pistoia ed a Stefano di Cortona, due amici nonchè colleghi, nonchè compagni d'appartamento a Monaco di Baviera (vedi QUA) coi Led. (Non che gli altri amici stessero meglio, eh?). Ebbene, su YouTube (sempre sia lodato colui -o colei, o coloro- che l'ha creato) ho scoperto che esiste un canale ufficiale su di loro, con video rarissimi (molti dei quali girati in 8 millimetri, probabilmente girati con una cinepresa -che sicuramente oggi come oggi la si può ammirare...in qualche museo!- da qualche fan tra il pubblico).


LED ZEPPELIN-LOS ANGELES 1973

Per il canale con tutti gli altri video, clicca QUA . Occhio che alcuni video sono visibili solo in America (se li scegliete, un messaggio in inglese dirà che quel video non è disponibile nel vostro paese "Sorry, this video is not available in your country"). Se poi volete vedere il sito ufficiale dei mitici Led Zeppelin, cliccate QUA

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Un altro canale YouTube degno di nota è Leintrovabili2 un canale tra i più visti in Italia. L'autore di tale sito ebbe un'idea tanto semplice quanto straordinaria: invece di ricercare video probabilmente inesistenti di canzoni vecchie e spesso dimenticate, ha pensato di mettere solo la copertina del 45 giri di quella canzone come traccia video e la canzone in questione come traccia sonora.

Questo canale ha avuto una vita travagliata. Nato col nome di Ruster, dopo 700 video qualche casa discografica (o qualche artista) lo fece chiudere per violazione di diritti d'autore. L'autore non si arrese e ci riprovò col nome Gliintrovabili (e fu in quel periodo che lo conobbi, grazie al mio amico Andrea) e fece la stessa fine. Non demordendo, l'autore (parecchio tenace, devo dire) tornò all'attacco col nome Leintrovabili, ma fu costretto a chiudere dopo aver sfondato il record di 2000 canzoni. Adesso è ritornao tra noi e si chiama Leintrovabili2 e spero che questa volta la smettano di sospendere questo canale.

Quando si chiamava Leintrovabili, ho potuto sentire dopo tanti anni delle vecchie canzoni che quando ero bambino mi appassionavano parecchio ma che col tempo avevo dimenticato. Un esempio è la canzone del 1973 "Papà non correre", cantata dall'allora bambina Cinzia De Carolis, che oggi lavora come doppiatrice (sua la voce di Lady Oscar), una canzone in cui una bambina prega suo babbo di guidare bene e di non rischiare la vita sulla strada. Avendola riascoltata dopo tanti anni e dopo esser diventato babbo, mi son venute le lacrime agli occhi. Purtroppo anche questa canzone fu cancellata ed ora attendo che l'autore di quel canale la riposti (Mi ha scritto che per adesso sta ripostando tutte le canzoni nell'ordine cronologico del precedente canale, quindi devo aver pazienza che prima o poi il mio desiderio si avvererà).
Tra le centinaia di video, ne ho scelto uno, un pezzo del 1977 che ormai pochi, pochissimi ricordano. La cantante (Patrizia Giugno) è morta giovanissima di trombosi.

In Ascensore (1977)


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Sempre lo stesso autore de Leintrovabili2 (e spero che non debba mai esistere un Leintrovabili3) ha un altro canale Youtube: CalimeroCalimeri in cui raccoglie sigle tv, canzoni e film rimasti nella memoria. Il seguente video non dirà niente a chi nel 1978 non c'era (o era troppo piccolo) ma io me lo ricordo bene:


Sigla TV Non Stop (1978)

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Ultimo, ma non ultimo, il canale di MatsuTakakoNoFan che sono io e che prima o poi ci metterò qualche video nuovo, abbiate pazienza.


UNO DEI MIEI VIDEO PIU' COMMENTATI (e che ha scatenato più polemiche)

Bon, direi che è tutto.

Alla prossima.

Stay Tuned.

sabato 14 giugno 2008

21 anni dopo・21年間後

Venerdì 17 giugno 2007 ho incontrato due ex compagni di classe della scuola alberghiera (IPAS) di Rimini: Daniele e Kalman (1).
Essendo Daniele di Cesena e Kalman di Bologna, e non esistendo a quell'epoca internet, una volta finita la scuola ci eravamo persi di vista come purtroppo e' successo anche con altri amici, negli anni a venire.
Due anni fa, quando per caso a Rimini due ex compagni di classe del quarto e del quinto anno (2), mi venne la voglia e l'idea di organizzare una cena tra ex studenti. Dopo aver telefonato a compagni di classe con i quali ero ancora in contatto (e dopo che loro avevano telefonato ad altri che io avevo a mia volta perso di vista), ci siamo ritrovati tutti quanti, tra cui Daniele che da quel giorno ho poi rivisto altre volte.



IN PRIMA SUPERIORE... 専門学校一年生の時に…

...E 21 ANNI DOPO!   …と21年間後。

Kalman invece l'ho ritrovato via internet. Da quando ci siamo persi di vista, suo babbo (un genio appassionato di ciclismo) aveva brevettato uno speciale "lavacatene" per biciclette ed aveva aperto una fabbrica per produrlo. Poi Kalman e' entrato a lavorare nell'azienda ed ora (anche lui) non fa piu' il cameriere. Se siete appassionati ciclisti e vi siete stufati di lordarvi da capo a piedi per pulire la catena della vostra bicicletta, date un'occhiata al sito della sua ditta cliccando QUA (Ricordati, Kalman, di me se grazie a questo post ti aumentano i clienti, eh?)
Anche Daniele non fa piu' il cameriere. Ha lavorato come barista e poi come PR in molte discoteche della riviera, tra cui alcune proprio vicino a casa mia, quindi chissà quante volte ci siamo quasi incontrati senza saperlo, ma ora ha cambiato lavoro.
Insomma, ci siamo incontrati a Bologna ed insieme siamo andati a mangiare in un baracchino(3) a Porta San Mamolo (una delle porte di Bologna, che adesso e' coperta da un grosso ponteggio in quanto sotto restauro) il cui gestore e' un ragazzo suo amico. Qua abbiamo mangiato un piatto etiopico di nome "zigni" (si dovrebbe pronunciare zig-ni) una squisitezza a base di manzo a cubetti,cipolla, pelati,berbere' (inutile spiegarlo a parole, bisogna assaggiarlo) servito sopra uno speciale pane spugnoso chiamato injera.

Mentre mangiavamo, naturalmente abbiamo rimembrato i vecchi tempi, parlato degli ex professori, degli ex compagni di classe, di quella volta che io... E poi lui... E ti ricordi di quando...? E quando la professoressa ci ha detto che...? E durante quella gita in cui...? Il tutto condito da risate, ricordi dimenticati e riportati alla memoria, ecc. Ed abbiamo anche chiacchierato sulle nostre vite dalla fine della scuola al presente (pare che io sia quello che ne abbia combinate di piu'...). Ne' Daniele e ne' Kalman sono sposati quindi non abbiamo parlato di bambini, io ho tuttavia portato le foto del piccolo M.Y. che ora sono diventato babbo di un bellissimo bimbo (ma non lo dico solo perche' e' mio figlio: lo e' veramente!) e mi piace mostrarlo a tutti (ma non su internet, sorry!)





EX COMPAGNI DI CLASSE A PRANZO A BOLOGNA (Clicca la foto e guarda il filmato)

Purtroppo il tempo e' stato tiranno ed alle 15:00 ci siamo dovuti lasciare promettendoci di organizzare una cena tra tutti gli ex compagni di classe del triennio, verso settembre che ora e' estate e molti staranno facendo la stagione(4) e quando si fa la stagione, si fa la stagione e basta.
Quindi io e Daniele siamo andati a Forli', dove lui aveva un appuntamento con un suo amico. Come luogo per l'incontro aveva scelto il bar di Pierpaolo, anche lui nostro ex compagno di classe del triennio ma purtroppo non c'era. Infine sono tornato a casa, che dovevo aiutare Mamiko a fare il bagnetto al piccolo M.Y.
E questo e' tutto.
Stay tuned.


1) Nome bulgaro, ma lui e' italiano. Mi pare che una volta mi disse che un carissimo amico bulgaro dei suoi genitori si chiamava cosi'

2) Non so come sia organizzata la scuola adesso ma all'epoca c'era il primo triennio di qualifica (sala-bar che era quello che ho frequentato io, cucina e segreteria) e poi due anni di post-qualifica alla fine dei quali si poteva dare l'esame di maturita'. Daniele fu in classe con me durante tutti i 5 anni, Kalman invece solo i primi tre, poi fece il quarto in un'altra classe ma fu bocciato e non fece il quinto, quindi non lo vedemmo piu'.

3) Chiosco

4) Fare la stagione e' un modo di dire che definisce il lavorare (di solito da maggio fino ad ottobre) negli alberghi, nei bar, nei ristoranti 12, 14 ore al giorno -in agosto anche di piu'- 7 giorni su 7.
2008年6月13日金曜日、ボローニャ市で専門学校時代の同級生のダニエレ君とカルマン君に21年ぶりに会った。専門学校が終わってから彼らと全然会わなかった。二年前友達の友達のおかげでダニエレ君と出会って、先月インターネットのおかげでカルマン君のメール・アドレスが見つかった。金曜日3人で会って、アフリカ料理の店で昼食をしながら学校時代の思い出について喋りました。すごく楽しかった。今度我々は専門学校時代の同級生とみんなで集まって夕食をするつもりだ。9月にする、かもしれない。
下写真をクリックすると昼食のビデオがみれる。

venerdì 23 maggio 2008

Vecchie foto 2 (Londra 1992-1995)昔の写真②(1992年から1995年まで)

CLICCA E GUARDA クリックしてビデオ見える

Tempo fa ho messo su YouTube un video composto da alcune foto scattate quando vivevo in Germania, a Monaco di Baviera, tra il 1989 ed il 1990 (Clicca qua).
In questi giorni ho voluto creare un altro filmato sullo stesso modello, ma con fotografie, scelte tra quelle che hanno resistito all’usura del tempo in quel vecchio scatolone che giaceva da anni in soffitta, scattate quando vivevo in Inghilterra, tra il 1992 ed il 1995.
All’epoca le macchine digitali erano ancora in là da venire, per questo sono così poche. Se ci vivessi oggi, in Inghilterra, ne avrei già scattate mille volte di più.
Anche in questo video compaiono molti ragazzi con i quali purtroppo ho perso i contatti e che non sono mai riuscito a ritrovare. Se all’epoca fosse esistito internet, magari a quest’ora saprei tutto di loro, invece si comunicava ancora tramite cabine telefoniche e lettere-buste-francobolli.
Qualche anno fa Enzo di Genova (il ragazzo che appare ai minuti 02:09 02:11 e 02:13 ) mi ha spedito una cartolina a Riccione, nella quale aveva scritto il suo indirizzo E-mail. Io ero in Giappone ed ho potuto leggerla solo qualche mese dopo, quando sono tornato in vacanza in Italia. Fu così che dopo alcuni anni di black-out, abbiamo ripreso i contatti. Colgo anzi l’occasione per salutarlo (Ciao Enzo, ricordati che ci dobbiamo incontrare, eh? ). Lui poi mi ha spedito gli indirizzi mail di Memet (compare ai minuti 02:21) e di Faruk (ai minuti 02:23). Enzo è ancora a Londra, Memet e Faruk invece sono in Turchia, il primo ad Istanbul dove fa l’avvocato (a Londra stava studiando per un master in diritto marittimo internazionale) nel suo studio legale, il secondo invece in una città a più di 1000 Km da Istanbul, ma non ho capito esattamente né dove sia, né che lavoro faccia. Chissà quando e se potremo incontrarci ancora. Magari proprio a Londra…
Tra gli altri ragazzi, vorrei segnalare Manuel (minuti 02:17 e 02:19), francese, mio compagno d’appartamento insieme a Memet, che purtroppo non è più tra noi. Proprio a Londra, me lo ricordo come fosse ieri, un male congenito che aveva lo portò via. Non ho mai saputo dove abitasse in Francia e mi dispiace in quanto in tutti questi anni mi sarebbe piaciuto visitare la sua tomba…
Sabrina di Trieste (minuti 02:26) l’ho conosciuta tramite Enzo, di cui era molto amica. Lei e Paul (stessa foto) erano insieme e litigavano spesso. Paul ci portava in molti clubs londinesi con due suoi amici del cuore: Steve e Barry. Tutte persone che ignoro dove si trovino ora e che cosa facciano. Ho poi saputo che Sabrina e Paul si sono lasciati definitivamente dopo un periodo di convivenza, quando ormai io ero tornato in Italia.
Nasiha (secondi 02:50) mi aveva chiesto di sposarla, ma non perché mi amasse (infatti non stavamo nemmeno insieme e mai lo siamo stati) bensì perché aveva bisogno di un matrimonio di convenienza per restare in Inghilterra. Chissà se poi è riuscita a trovare qualcun altro disposto.
Invece Alev di Smirne e Gul (pronuncia “Ghiul”) di Bursa –entrambe città turche-, che appaiono ai minuti 02:57 e 03:00 erano riuscite a sposarsi per convenienza pagando, mi pare di ricordare. Segno evidente che a Londra si stava molto meglio che in Turchia, se erano disposte a tanto pur di non tornarci.
Ozlem (minuti 02:06, insieme ad Enzo) invece non aveva avuto bisogno di sposarsi perchè nata in Germania da emigrati turchi –anche se poi cresciuta in Turchia- e quindi aveva il permesso di soggiorno per lavorare.
Nurhan (dai minuti 2:30 in poi) era soprannominata “la pantera” per via che si vestiva sempre di nero. Lei tornò in Turchia prima di sua sorella (di cui non ricordo il nome) e di sua cugina (anche di lei non ricordo il nome)
Tutte queste ragazze turche (tranne Ozlem) erano entrate in Inghilterra come ragazze alla pari, con un visto della durata di uno o due anni.
Le foto ai minuti 03:14 e 03:22 sono state scattate durante una cena per festeggiare la fine dell’esame Cambridge English Proficiency Test e vi compaiono dei compagni di classe del mitico Westminster College, a Soho (Mehtap, che compare ai minuti 03:04, non c’era perché quella sera aveva altri impegni). Purtroppo ho dimenticato il nome di alcuni di loro. Per esempio la signora che compare nella foto ai minuti 03:36 ricordo che era spagnola, ma come si chiamava? Boh! Idem per la ragazza tedesca nella foto ai minuti 03:40.
Sempre in queste due foto compare anche Yukiko (la stessa ragazza nella foto ai minuti 01:50) al cui matrimonio –anni dopo, in Giappone- fui invitato insieme alla mia ex moglie. Poi ho perso di vista anche lei.
Rieko (ai minuti 01:49 e 01:56) è sua sorella, queste foto le ho scattate durante un viaggio di Rieko e di Kazumi (sua amica) a Londra.
Ultima, ma non ultima, Paola (oltre che nella foto con i compagni di classe, compare anche nella foto con Enzo), che era di Genova e che alcuni mesi era la mi compagna di studi, infatti dopo le lezioni ci ritrovavamo in biblioteca e studiavamo insieme. Il suo ragazzo era un violinista. Sapevo dove lavorava come cameriera ma quando sono andato in quel ristorante a cercarla (qualche giorno dopo l’esame) mi hanno detto che si era licenziata e che non sapevano dove viveva. Successivamente ho cambiato anche io indirizzo e ci siamo persi.
Insomma un bel po’ di foto e di ricordi.
Il commento sonoro è un pezzo strumentale dei Rush -al cui unico concerto italiano del tour 2007 posso vantarmi di esserci stato (vedi qua)- dal titolo “The Main Monkey Business”, contenuto nell’album “Snakes And Arrows”, del 2007.
E direi che con questo sia tutto

Stay Tuned.

Ps: se qualcuno conosce qualche persona nelle foto del video (in particolare la Sabrina di Trieste e la Paola di Genova) scrivetelo nei post, che mi piacerebbe contattarle.

イギリスに住んでいた時撮った写真集ビデオをつくってYoutubeに乗せた。
エンツゥ君02分09秒02分11秒02分13秒に出る写真の男)とメメット君02分21秒に)とファルック君(02分23秒)以外、みんなと縁を切った。残念。エンツォ君は現在まだロンドンに住んでいる。メメット君とファルック君はトルコ国に帰った。いつかどこかで会えるかな?
フランス人なマヌエル君02分17秒02分19秒)はロンドンで病死した。残念ながら彼の故郷を知らない。彼のお墓を見たいので。
サブリーナ君ポール君02分26秒)はその時ラブラブしながらよくけんかした。その2人は結局分かれた。
03分14秒03分22秒の写真は英語能力試験後ロンドンにある日本食レストランでしたパーティの時に撮りました。日本人ユキコ君の結婚式(数年間後)に出席した(日本に)。その後は縁を切った。
ごめんけど、イタリア語で書いたものは全部翻訳できません。
とりあえずビデオ写真集を楽しんでね。
それじゃ、
また

Ps もしユキコ君の友達はこのポストを読んだら、彼女のアドレスを教えてくださいませんか?

sabato 17 maggio 2008

Congratulazioni

Stasera, mentre il piccolo M.Y. dormiva ed io e Mamiko stavamo cenando, mi è arrivato un SMS da Mylla (vedi il post precedente). Questa mattina alle 9:04 è diventata mamma del piccolo Manuel.

Congratulazioni, Mylla!!!

(E naturalmente congratulazioni anche al papà David)

Ora San casciano ha un cittadino in più.

Se volete mandarle un messaggio d'auguri (anche se non la conoscete), scrivetelo nel suo blog.


今晩、我々は食べる間にフィレンツェの近くに住んでいるミッラちゃんから携帯電話にメールが来た。今朝9時4分にお母さんになりました。マヌエルちゃんが誕生しました。
おめでとう、ミッラちゃん。

mercoledì 7 maggio 2008

BACK TO ITALY イタリアに戻ってきた

E’ un bel po’ che non scrivo. Dall’ultimo post ne sono successe un po’. Andiamo con ordine (e già vi avviso che molte cose me le sono dimenticate, mentre altre le ricordo confusamente. Sono così smemorato che mi vergogno da solo!)

Lunedì 21 aprile. Sono tornato ad Osaka i permessi di soggiorno. Dato che avevo un po’ di tempo a disposizione, ho fatto un giretto al castello di Osaka, che si trova proprio a pochi passi dal consolato italiano. Qua sotto potete vedere i tre video che ho girato al castello:

SULLA STRADA PER IL CASTELLO

IL CASTELLO PARTE UNO…

…E PARTE DUE

Martedì 22 aprile. Giorno della partenza. Io, Mamiko, il piccolo M.Y. i genitori di Mamiko e pure suo fratello, siamo partiti tutti insieme dall’aeroporto di Nagoya, alla volta di Francoforte. Durante il volo il piccolo M.Y. è stato molto calmo, piangendo solo quando aveva fame e quando voleva essere preso in braccio. Devo dire che mi aspettavo di peggio. Pensavo che avrebbe pianto per tutto il viaggio dato che per lui sarebbe stato un cambiamento di ambiente molto brusco. Invece tutto è andato bene. Scommetto che io alla sua età avrei fatto un casino tale che l’aereo sarebbe precipitato (o che i piloti mi avrebbero lanciato fuori)
Atterrati a Francoforte, abbiamo dovuto correre un po’ perché avevamo solo un’oretta di tempo per cambiare aereo. Anche qua il piccolo non ha creato problemi. Personalmente mi sono sentito un po’ “pigiato” sul secondo aereo: essendoci entrati tra gli ultimi passeggeri, non c’era più posto per i bagagli a mano ed abbiamo dovuto tenerli davanti alle nostre gambe non potendoci muovere. Meno male che il volo è durato solo un’ora….
Essendo in 6 compreso il bimbo ed avendo una barca di bagagli al seguito, quando eravamo a Nagoya, abbiamo noleggiato tramite internet una macchina, una FIAT scudo da 9 posti che abbiamo preso all’aeroporto di Bologna. Poi io ho guidato fino a Riccione. Avremmo anche potuto ricorrere ai treni, ma dato che avevamo in progetto di viaggiare un po’ per far vedere un pochino d’Italia ai miei suoceri, abbiamo pensato di ricorrere alle quattro ruote.

Mercoledì 23 e giovedì 24 aprile. Due giorni a Riccione, in cui ho presentato la mia famiglia giapponese a quella italiana. Naturalmente io e Mamiko abbiamo pure fatto gli interpreti. Mamiko e sua mamma sono guasi sempre state in casa con M.Y. mentre noi altri tre abbiamo girato un po’, tra viale Ceccarini e San Marino.

Venerdì 25 e sabato 26 aprile. Lasciato Riccione, siamo partiti per Firenze. A parte una coda bella lunga e lenta a Bologna (un paio d’ore per un percorso che di solito si fa in 30 minuti), il viaggio è stato buono. La mia riconoscenza eterna all’inventore dei navigatori satellitari! A Firenze, di venerdì, ho filmato quanto segue:

SUL CAMPANILE DI GIOTTO

DA PIAZZA DELLA SIGNORIA ALL’ARNO

PONTE VECCHIO

PALAZZO PITTI
Devo dire che abbiamo fatto questo giro tutto in un pomeriggio. Non vi dico il male ai piedi! Ed avrebbe potuto andare peggio: l’hotel avrebbe potuto essere in periferia. Invece era a pochi passi dal duomo.
Sabato, mentre i miei suoceri visitavano gli Uffizi, io Mamiko e M.Y. abbiamo incontrato Mylla, conosciuta tramite il suo blog. Era la prima volta che ci incontravamo, nonostante sia ormai più di un anno che ci conosciamo via internet. E’ venuta con David, suo marito ed il piccolo Manuel…nel pancione! Abbiamo mangiato un gelato, poi quando Mamiko è tornata in hotel col bimbo, noi siamo andati in una libreria dotata di bar ed abbiamo parlato, parlato e parlato di tantissime cose. Leggere i post di una persona è un conto. Conoscerla di persona è un altro. Mylla (è il suo nickname. Il suo vero nome è Laura) è una ragazza molto energica e determinata. Una persona con cui è piacevole conversare. E poi una persona che mi sopporta quando parto in uno dei miei discorsi interminabili, è solo da ammirare. Abbiamo parlato delle nostre vite, dei nostri passati, delle nostre aspirazioni (ma non scendo nei dettagli, tiè!) e naturalmente di bambini, essendo tutti neo-genitori (mi sa che il piccolo Manuel nascerà più o meno quando posterò questo post) e naturalmente preoccupati per il futuro e per la salute dei nostri figli. David poi ha raccontato di un suo progetto lavorativo (anche qua non vi dico altro, he, he, he!) al quale auguro ogni fortuna. Anzi, ti dirò, David, che se la cosa và in porto, 3 futuri clienti li hai già (io, moglie e bimbo), quando verremo a Firenze. Ci siamo lasciati promettendoci di rivederci in futuro in Romagna, dove i bimbi speriamo che diventino amici.


CON MYLLA E DAVID

Dal 27 al 30 aprile. Un vero e proprio tour-de-force. Prima abbiamo lasciato Firenze per andare a Pisa che i miei suoceri non avevano mai visto dal vero la torre pendente. Ci saremmo pure saliti ma avremmo dovuto aspettare 3 ore ed abbiamo lasciato perdere. Tanto io e Mamiko ci eravamo già saliti nel 2004.


LA PRIMA VOLTA DI M.Y. A PISA
Da Pisa poi siamo andati a Roma con l’autostrada (ritornando quindi a Firenze). A Roma ci sono stato parecchie volte, ma era la prima che guidavo. Devo ricordarmi di recitare ogni sera una preghierina al santo protettore dei navigatori satellitari! Poi una volta arrivati e scaricati i bagagli, ho lasciato la macchina al parcheggio e per 4 giorni abbiamo girato a piedi, in bus ed in metropolitana (una sera pure in taxi). Abbiamo visto tutti i monumenti classici (colosseo, vaticano, foro romano, piazza navona, ecc) e pure i musei vaticani. Consiglio per tutti: prenotate e pagate i biglietti on-line come abbiamo fatto noi, che la fila per le biglietterie per coloro che acquistano il biglietto al momento è veramente chilometrica. Poi quando ci siamo andati noi (martedì 29) ha pure piovuto. Io, come ho già scritto, sono stato a Roma altre volte e quindi questa volta non ho fatto il turista interessato ma solo l’accompagnatore degli suoceri, portandoli dove hanno voluto loro, in posti che avevo già visto. Per mia fortuna hanno poi voluto visitare una meraviglia che non avevo ancora visto: le terme di Caracalla, Quindi posso dire che ho visto anche un’altra cosa di Roma che non conoscevo ancora. Certo che questi antichi romani quando costruivano le terme, erano veramente degli esagerati!
Avrei voluto scattare una marea di foto, ma mio cognato aveva la sua digitale scarica (una con le pile al litio) mentre la mia era sempre carica in quanto funziona con le normali pile stilo che quando si esauriscono ne compro di nuove (mio cognato si era scordato in Giappone il cavo alimentatore col trasformatore, per questo non poteva ricaricarla) e quindi gli ho prestato la mia macchina fotografica nella quale ha inserito la sua SD card e con la quale ha fatto lui le foto. Adesso aspetto che mi spedisca un CD con tutti gli scatti. Ecco perché non ho foto di Roma da pubblicare, questa volta. Sorry.

Primo maggio. Abbiamo accompagnato suoceri e cognato a Fiumicino,dove hanno preso l’aereo del ritorno. Tristezza (loro) e lacrime a fiumi (io). Mi è dispiaciuto un casino vederli partire. Ora ci vediamo quasi quotidianamente con skype, ma non è la stessa cosa…
Il viaggio del ritorno è andato senza problemi. Ci siamo affidati al navigatore (sempre sia lodato il suo inventore!) che ci ha fatti tornare a Riccione via Teramo tramite l’autostrada detta “la strada dei parchi”. Veramente bello, quel pezzo di Italia. Anche la galleria da 10 Km che passa sotto al Gran Sasso è bella. Quando il piccolo M.Y. sarà abbastanza grande, devo tornarci nei parchi a cavallo tra l’Abruzzo ed il Lazio.
Una volta approdati a casa e scaricati tutti i bagagli, sono andato all’aeroporto di Forlì per restituire la macchina e quindi di nuovo ad Riccione via autobus , treno e poi ancora autobus. Mi sembrava di essere tornato ai tempi di scuola, quando ancora non avevo la patente!
Una bella stanchezza.
Adesso siamo a casa tutti e tre. Comincia la nuova vita.
Davvero siete riusciti a leggere fin qua senza annoiarvi? Siete dei grandi!
Stay tuned!

ごめんなさいが今回は日本語で翻訳できない。長すぎるので。まとめてみる。まず大阪にあるイタリア領事館にいって、時間があったので大阪城を見物しに行った。翌日、真美子と彼女のお母さん、お父さんと弟さんとイタリアのきて、10日間ぐらい間に僕の親戚を紹介して、フィレンツェ、ピザとローマを見物しに行って、親戚はローマから飛行機に乗って、僕と真美子と子供は3人でリッチョーネ(故郷)に帰った。このポストの上にある写真をクリックしてみたら撮ったムービーを見えるはずだ。

lunedì 14 aprile 2008

Qualche notizia 小さいニュース

La settimana scorsa io e Mamiko ci siamo sposati (avete visto il post precedente?) ma tale matrimonio al momento e` valido solo qua in Giappone. Affinche` esso venga trascritto in Italia, e` necessario presentarsi al consolato italiano ad Osaka con i giusti documenti. Il fatto e` che i documenti emessi da uno stato (uno stato qualsiasi), per poter essere accettati come validi da un`altro stato, non hanno bisogno solo di essere tradotti: devono essere pure ufficializzati mediante "apostille". Che cos`e`? Questa parola francese identifica un documento ufficializza altri documenti, per convenzione internazionale.
L`apostille (non chiedetemi come si pronuncia...credo "apostii") viene emessa dal ministero degli esteri e nel caso del Giappone esso si trova ad Osaka (anche a Tokyo, certo, ma Nagoya -dove mi trovo ora- rientra nella giurisdizione di Osaka), ecco perche` oggi sono andato a (e tornato da) Osaka.
Avrei anche potuto evitare il viaggio affidandomi alle poste (sono molto veloci qua) ma il tempo e` tiranno. Infatti il ministero degli esteri non applica l`apostille sui documenti nel momento che vengono consegnati ma dopo almeno un giorno lavorativo. Cio` significa che dovremo tornare ad Osaka. Dico "dovremo" perche` abbiamo pure bisogno di andare al consolato entrambi, come ho scritto prima. Ho chiesto se posso andare solo io, mi hanno risposto di no, che deve firmare anche la moglie, in presenza del console. Dato che martedi` prossimo tornaremo in Italia, ecco spiegato il perche` della fretta.

Se tutto va bene, per lunedi prossimo dovremmo aver finito di girare. Speriamo.

Cambiamo argomento.

Ogni tanto andiamo a mangiare fuori. Durante una di queste "uscite culiarie" siamo andati in un ristorante specializzato in ramen e gyouza, due piatti di cui sono molto ghiotto. In quell`occasione ho girato il seguente video. Non avendo portato con me il mio PC, ho usato quello del fratello di Mamiko, con un programma di montaggio video che non so usare molto bene. Quindi se fa piu` schifo del solito, perdonatemi.
Altre novita` non ce ne sono.

Alla prossima.

Stay tuned


先週結婚した。今日、結婚届にアポスティーユという物をつけるために大阪にある外務所に行って来た。アポスティーユというのは他の国の政府が出した書類を海外に使えるようにするための証明です。実は我々はイタリア政府にとってまだ結婚してない。その場合領事館は政府に知らせる。
来週火曜日イタリアに帰るのでなるべく早くビサの手続きを終わりたいので今日郵便を使わず自分で大阪へ種類を外務所にあげに行って来た。次二人一緒に領事館へ行かなければならない。
他にニュースがない。
最近蟹江市ある寿一番レストランへラーメンと餃子を食べに行った。相変わらず美味しい。





Clicca e guarda 上をクリックして、ムービを見て

domenica 6 aprile 2008

lunedì 31 marzo 2008

BACK TO GORIZIA and REDIPUGLIA ゴリツィア市とレディプーリア市に戻った

Sabato 15 marzo sono tornato a Gorizia ed a Redipuglia. Essendo la seconda volta che ci tornavo (e questa volta con il navigatore satellitare) gia’ sapevo dove volevo andare e cosa avrei trovato.
L’anno scorso avevo fatto solo fotografie, quest’anno ho fatto invece dei video che ho messo qua di seguito, in ordine cronologico.Fin dove ci sono riuscito (vale a dire tutti i video tranne gli ultimi 4) ho messo i sottotitoli in giapponese, farciti di errori come sempre.
La visione di tutti (nel caso vi piacessero) richiedera’ un bel po’ di tempo. Consiglio di dilatare nel tempo la visione di essi. Bon, dato che nei video parlo parecchio (ma va?), non sto a descrivere niente, per non ripetere le stesse cose). Buona visione

今年3月15日土曜日、ゴリツィア市(北東イタリア、スロベニア国の国際国境の隣にある町) とレディプーリア市へ見物をしに行ってきた。享年も同じところに行った。今年はビデオをたっぶり撮った。最後の4つビデオ以外、日本語字幕スーパーをつけてみた。もちろん間違えがたっぷりある。許してくださいね。ビデオをすべて見れば、けっこ時間がかかるので毎日少しずつしか見ない法外いい打と思う。






NELLA PIAZZA DELLA TRANSALPINA トランサピナ駅広場に





NEL MUSEO DEL CONFINE 国際国境博物館に





COLAZIONE IN SLOVENIA スロベニア国で朝ご飯を





NEL SACRARIO DI OSLAVIA (FUORI E DENTRO) オスラビア市の納骨堂
(外と内)






DENTRO IL SACRARIO 納骨堂内に





ATTORNO AL SACRARIO 納骨堂の周りに





PRANZO A GORIZIA ゴリツィア市で昼食





SULL’ISONZO イソンゾ川の上に





SUL PODGORA ポッヅゴラ山の上に





DAL PODGORA A VALLE ポッヅゴラ山から谷まで





IL CIMITERO AUSTRO UNGARICO オーストリア・ハンガリーのお墓





SUL COLLE SANT’ELIA サンテリア丘の上に





ANCORA SUL COLLE SANT’ELIA まだサンテリア丘の上に





TRINCEA BLINDATA A REDIPUGLIA レディプーリア市の塹壕





SUL SACRARIO DI REDIPUGLIA レディプーリア市の納骨堂





IN CIMA AL SACRARIO 納骨堂の上に





DISCESA A VALLE 谷に戻る

E con questo, direi che basta…. それじゃ、十分ですね。

lunedì 24 marzo 2008

IL FAN DI TAKAKO MATSU・松たか子のファン

Il mio nickname su Youtube e’ “MatsuTakakoNoFan”. Qualcuno mi chiede spesso che significa. Dunque, “fan” e’ la parola inglese fan, (sostenitore, fan appunto), mentre “No” NON e’ la negazione italiana bensi' l'equivalente giapponese del genitivo sassone inglese ( ‘s ), quindi MatsuTakakoNoFan e’ una frase di 4 parole che una volta scomposta diventa “Il Fan di Matsu Takako” (gli articoli determinativi non esistono in giapponese, quindi nella traduzione italiana l'ho aggiunto io).
Bene, ma che significa?
Takako (il nome) Matsu (il cognome) e’ una cantautrice, attrice e pianista giapponese. Figlia d’arte (suo padre e’ un famoso –in Giappone- attore di Kabuki), Takako e’ nata nel a Tokyo nel 1977.
Il suo primo album ( che si legge “Sora no kagami” e che vuol dire “Lo specchio del cielo”) usci’ piu’ o meno durante il primo anno che ero in Giappone. Stufo di ascoltare sempre e solo le cassette didattiche fornite insieme ai libri di testo (trovandomi in Giappone, le alternative erano poche: o imparavo un minimo di lingua o mi sarei trovato sempre in difficolta’ anche per cose tipo chiedere un’indicazione stradale, quindi anche nei momenti di sconforto, dovevo continuare lo studio), cercavo qualche canzone pop da ascoltare per rilassarmi un po' e nello stesso tempo continuare ad ascoltare la lingua.
Mi capito’ di vedere un suo video in TV e ne diventai fan, forse l’unico fan italiano (almeno fino a marzo 2008) di Takako. Posso vantare di possedere tutti i suoi CD e la maggioranza dei suoi DVD (e’ un’attrice molto popolare sia al cinema, che a teatro, che in TV, in Giappone) e di sicuro non ci sono altri italiani (oltre al –ma va?- sottoscritto) che l’hanno vista in concerto due volte. Avrei voluto vederla anche durante il suo terzo tour (maggio 2007) ma purtroppo ero gia’ tornato in Italia. Invece in teatro non l'ho mai vista, perche' recita sempre a Tokyo ed io abitavo a Nagoya, troppo lontano.
Ho pensato di tradurre il testo di quella canzone che ascoltai la prima volta e di sottotitolare il relativo video. Il risultato non e’ eccellente, anzi di sicuro farcito di errori dei quali chiedo perdono, ma dateci un'occhiata. Non si tratta di una canzone impegnata, la musica e' semplice, ma a me piace lo stesso. Ultima cosa, alcune delle scene del video sono tratte dal film "Shigatu monogatari" (storia d'aprile), che fu pure il suo primo film.
Se poi volete saperne di piu’ su Takako, c’e’ una pagina di Wikipedia su di lei (in inglese) cliccate qua.
Buona visione.



Il primo video di Takako Matsu sottotitolato in italiano (clicca e guarda)

松たか子のファンの私はこのポストにマッチャンについて少し書いた。来日した時に、日本語を勉強しながらテキストのテープを聴くのはうんざりして音楽を聞きたかった。その時初めてマッチャンの音楽を聞いてファンになった。今は彼女のCDをすべてDVDもほとんどすべて持っている(イタリアにその大ファンは僕しかいないだと思える)コンサートを二回見た。3回目のは残念ながら見に行けなかった(イタリアに行ったので)
I Stand Aloneというマッチャンのヒットをイタリア語で翻訳してビデオに字幕スーパーを要れてYouTubeに載せた。もちろん間違いがいっぱいあるよ。どうぞ楽しんでね。
マッチャンのhpはここに

martedì 18 marzo 2008

Vecchie foto 昔の写真

Salve a tutti. Da quando sono tornato dal Giappone, non ho nessuna novita' degna di nota. Le giornate scorrono lente, ed ogni giorno che passa si avvicina sempre di piu' la primavera. Gia' le piante si stanno svegliando e per me che soffro di allergia da polline e' cominciato un periodo di sofferenze, fazzoletti di carta, soffiatine (chiamale soffiatine!) al nasone ed altri dolori che non sto a scrivere.
Nei giorni di pioggia mi sono messo a catalogare una serie di fotografie scattate nel corso degli anni e che fino a poco tempo fa giacevano in un vecchio scatolone in soffitta. Tra le tante foto ritrovate (e digitalizzate con lo scanner onde poterle salvare per il futuro) ce ne sono molte scattate tra il 1989 ed il 1990, quando lavoravo come cameriere in Germania, a Monaco di Baviera.
Allora mi e' venuta una piccola idea: "E se ne scegliessi alcune (eliminando le imbarazzanti, le ripetitive e quelle venute male) da usare per un piccolo video da mettere su Youtube?". Detto, fatto.
Il video che ne e' venuto fuori e' qua sotto. Come colonna sonora ho scelto una canzone in tedesco che sentivo alla radio all'epoca. Incredibile ma vero, dopo tutti questi anni ancora ricordavo sia il titolo che il nome del cantante.
Tutte le persone che compaiono nelle foto, ora hanno una ventina di anni in piu'. Solo con tre di loro (Andrea, Stefano e Claudio, coloro con cui sono andato sul monte Zugspitz) sono ancora in contatto. Gli altri li ho persi tutti di vista e mi dispiace. Magari se anche quella volta ci fosse stato internet...
Anzi, se qualcuno di voi riconosce qualche amico, potreste mettermi in contatto?
Buona visione
イタリアに帰ってから、毎日何もしてないので、このブログに何も書いてない。
最近昔の写真をかたずけて久しぶり見た写真が手に入れた。
1989年から1990年までドイツに住んでいた時の写真を選んで、動画を作った。その動画は下の画面をクリックすれば見える。
写真に載せる人達はみんな現在20年間を年を取った。ほとんどみんなは今全然会えない。アンドレラア君とステファンーノ君とクラウディオ君以外に皆とエンを切ってしまった。残念。


Vecchie foto, vecchi tempi. 昔の写真、昔時代 (上写真をクリックして、動画を見える)

sabato 1 marzo 2008

BACK TO RICCIONE 家に戻った


Ebbene si’, sono tornato a casa, a Riccione. L’immigrazione giapponese mi aveva concesso solo un mese di estensione al mio permesso di soggiorno e vi garantisco che in Giappone non conviene stare oltre il proprio permesso, che se si viene beccati dalla polizia…be', non vorrei proprio essere al vostro posto!

Il viaggio del ritorno e’ stato normale, tranne un ritardo di un paio d’ore all’aeroporto di Francoforte per un non precisato problema tecnico all'aereo che mi avrebbe dovuto protare a Bologna. Se non fosse che per paura di non fare in tempo (secondo la tabella di marcia, avrei avuto un ora per cambiare aereo ed i controlli doganali sono sempre molto lunghi) ho fatto una corsa esagerata (con un borsone da 8 kg sulle spalle, una valigetta a tracolla da altri 8 kg e la valigia da 24 kg –lo so perche’ avevo pesato il tutto all’aeroporto di Nagoya) da un terminal all’altro (con le scale che se aspettavo l’ascensore avrei fatto ancora piu’ tardi), direi che il viaggio e’ stato perfetto.

Mamiko ed il piccolo M.Y. sono rimasti in Giappone. In aprile tornero’ la’ (nel frattempo dovrebbero arrivare i documenti necessari) e finalmente convoleremo a giuste nozze. Siete tutti invitati, con una piccola clausola: viaggio ed alloggio a carico degli invitati, ok?
Poi tutti e tre torneremo a Riccione. Qua tutti non vedono l'ora di vedere il piccolo M.Y. e confesso che anche io non vedo l'ora di (ri)vederlo.
Questo e’ tutto, per questo post.
Pubblico qui sotto un video girato in un locale hawaiano vicino alla stazione di Nagoya. E’ il posto dove pensiamo di fare la festa di matrimonio.
Una curiosita’: la cameriera si chiama Sachio (pronuncia “Sacio”) ed e’ amica di Mamiko. Per tutti i maschietti interessati…mi dispiace ma e’ gia’ impegnata.




AL RISTORANTE HAWAIANO PA’INA

現在リッチョーネ市(故郷)に居る。帰旅は無事だった。フランクフートで2時間遅刻あったが結局次の飛行機は離陸した。麻美子と子供は日本にいる。来月僕は来日して結婚。上のビデオは結婚日の選んだところ。(今麻美子がここに居ないので僕の間違いは誰も治れないので許してね。)

Stay tuned

venerdì 22 febbraio 2008

IL METEO IN GIAPPONE


Fra le domande sul Giappone che mi fanno spesso in Italia, ce ne sono alcune che mi fanno venire il dubbio che chi me le pone in realta’ mi voglia solo prendere in giro dato che mi sembra strano che la gente sia cosi’ stupida. Una di questa domande (vorrei scherzare ma purtroppo e’ vero: c’e’ gente che me l’ha chiesto!) e’ “Anche in Giappone nevica?”


Sabato 9 febbraio 2008 ho girato il seguente video che dovrebbe rispondere a questa domanda:



NEVICA ANCHE IN GIAPPONE?


Da notare nel video qua sopra che canticchio (con la mia stonatissima voce) una canzoncina. Si tratta dell’inno dei Nagoya Dragons, la squadra di baseball di Nagoya. A me il baseball non interessa ma stando qua non si puo’ non sentirla una marea di volte. Alla fine mi ha contagiato…
Verso la fine poi entriamo in un tempio che normalmente non ci avrebbe attirato, ma quel giorno, con quelle particolari condizioni meterologiche, ci sembrava carino.


Poi, lo stesso giorno siamo andati in un bar facente parte di una catena presente in tutto il Giappone di nome Komeda’s (presumo che sia il cognome del fondatore) e quando e’ freddo, niente di meglio che una bella tazza di caffe’ nero bollente (come cantava la Fiorella Mannoia in un suo successo di qualche anno fa)



AL KOMEDA’S COFFEE DI AISAI-SHI



Spero che adesso non comincino a chiedermi se anche in Giappone si beve caffe’…


Stay tuned.

mercoledì 20 febbraio 2008

UN GIRO AD OSU (NAGOYA)

Giovedi’ 7 febbraio, dopo che sono uscito dall’ufficio immigrazione (vedi questo blog in data 9 febbraio 2008, ossia due post prima di questo), invece di tornare subito a casa, ho deciso di fare una passeggiata in zona Osu, nel centro di Nagoya. Nagoya non e’ famosa per i suoi templi come invece lo sono Kyoto o Nara (vedi sempre questo blog in data 31 luglio 2007). Infatti di templi degni di essere visitati in questa citta’ ne conosco solo uno: il tempio di Osu Kannon.
Situato all’uscita 2 della stazione della metropolitana “Osu Kannon” (appunto), questo tempio non conserva grandi tesori ma un’occhiata vale la pena di dargliela lo stesso. Dato che un’illustrazione vale mille parole, ecco qua il video che ho girato (e’ lungo, abbiate pazienza):



IL TEMPIO DI OSU KANNON



Ma in questa area non e’ famosa solo per il tempio.
In Giappone, in ogni citta’, ci sono dei viali un po’ come viale Dante o viale Ceccarini a Riccione ossia pieni di negozi, negozietti, botteghe, bar, pub, ristorantini ed altro. La differenza e’ che questi viali in Giappone sono coperti per tutta la lunghezza da una tettoia di plexiglass (credo) trasparente che protegge la gente dalle intemperie (invece in viale Dante o in viale Ceccarini se piove e non hai l’ombrello, ti bagni). Questo tipo di viali in Giappone prendono il nome di Shoutengai e dal tempio di Osu Kannon ne partono due molto popolari tra i giovani (e non) di Nagoya. Nel seguente video ne mostro un bel pezzetto (per motivi di spazio ho dovuto velocizzarlo, e poi ci ho aggiunto come colonna sonora una canzone giapponese che spero che piaccia anche agli italiani):



OSU KANNON SHOUTENGAI (parte prima)



Nonostante il nome della zona sia Osu, non c’e’ solo il tempio di Osu Kannon qua. Ce ne sono altri, e tutti frequentai dai credenti. Il fatto e’ che sono un po’ nascosti nei vialetti laterali e quindi non facilmente visibili, soprattutto per i turisti non forniti di mappa (come me, appunto). Camminando per vedere le vetrine, ne ho trovati altri due in cui ho filmato i seguenti video (questi sono piu’ corti dell’altro):



IL TEMPIO BANSOJI


Il tempio Banshoji di cui sopra e’ per la verita’ abbastanza visibile e frequentato, in quanto situato nella parte del shoutengai in cui ci sono molti negozi di elettronica, software e video-games. Diversa invece e’ la posizione del prossimo tempio:



IL TEMPIO FUJI SENGEN

…che si trova in una stradina laterale e per questo forse ha un’atmosfera piu’ intima e raccolta (come noterete dal video, ho provato a fare un esperimento inserendoci alcune foto)
Poi proseguendo la passeggiata per il shoutengai, sono giunto alla fine della strada che proprio al tempio Osu Kannon ma non e’ la stessa strada dell’andata bensi' una parallela:



OSU KANNON SHOUTENGAI (parte seconda)


Anche il video qua sopra e’ stato velocizzato ed arricchito con una canzone di un complesso che mi piace abbastanza (e che spero che piaccia anche a voi).
Poi, con i piedi doloranti, sono tornato alla metropolitana, e quindi a casa.
Se venite a Nagoya, non perdetevi questo pezzo di citta’. Occhio che nei week-end puo’ essere molto affollato.

Stay tuned