sabato 25 aprile 2009

CENA AL VEGLIE IN VOLO

Venerdì 17 aprile io ed Andrea siamo andati a festeggiare il suo ---esimo compleanno in un ristorantino di nome Veglie In Volo.Veramente il suo compleanno era il giorno prima ma per motivi vari abbiamo dovuto festeggiarlo il giorno dopo.

Intanto dico subito che non so esattamente per quale motivo questo ristorantino si chiami così. Claudio (Il cameriere, nonchè cugino di Andrea, nonchè mio compagno di classe alle elementari, nonchè mio ex vicino di casa) me l'aveva spiegato ma...non me lo ricordo.

Questo ristorante ha tre particolarità:

-La prima (comune a molti ristorantini in campagna) e' che se non sai esattamente dove si trovi, fai fatica a raggiungerlo, soprattutto se ti ci rechi la sera. Il Veglie in Volo si trova nel comune di San Clemente (RN), in una traversa laterale della strada che da Morciano di Romagna porta a Montefiore Conca. Dato che l'unico cartello indicatore presente è molto piccolo e difficilmente visibile, come punto di riferimento usiamo sempre una grande fabbrica di elettrostimolatori. Quindi ogni volta che ci andiamo a mangiare (una volta all'anno, al massimo due), arriviamo fino alla fabbrica e poi...proseguiamo fino alla prima rotonda per fare inversione ad U!

-La seconda particolarità è che il ristorante si trova in un vecchio mulino ristrutturato. All'interno, coperto da un pavimento di plexiglass trasparente, si può vedere il buco dove un tempo si trovava la macina. E ci si può anche mangiare sopra, dato che c'è un tavolo da quattro persone.

-La terza particolarità è il menù. Qua non si parla di menù comuni ma di rielaborazioni (lo chef le definisce "interpretazioni") di vari piatti di livello medio-alto. Ciò rende il Veglie In volo particolarmente apprezzato dai gourmet locali (tra cui mio fratello). Aggiungiamo poi che Claudio è un amante dei vini, nonchè sommelier diplomato e responsabile della cantina del ristorante ed abbiamo un'idea della cena.

L'arredamento è semplice. Niente tovaglie ma segnaposto di carta. Su internet c'è stato anche chi ha scritto (non io!) che il menù è interessante "ma sembra eccentrico servito su una tovaglia casereccia e un foglio di carta un po da festa dell unita'' .
Come tutte le volte che ci andiamo (2 all'anno, come ho già scritto), invece di scegliere dal menù, ci affidiamo all'estro dell chef, cosicchè ogni portata è una sorpresa

Claudio, come dicevo, è un sommelier appassionato (anzi: amante dei vini), quindi in un tipico menù a degustazione, porta un vino per ogni portata. Occhio se dovete guidare, eh? Sempre su internet una volta ho letto una recensione di uno che si lamentava che c'erano troppi vini toscani. Boh! In ogni caso erano buoni.

Dato che un'illustrazione vale più di mille parole, ecco qua la sequenza fotografica dei piatti mangiati con le relative descrizioni. I sapori ed i profumi purtroppo non si possono descrivere:

TARARE DI SURI FRITTA E ZENZERO

FILETTI DI SUINO MARINATO, RAVIGGIOLO ED EMULSIONE DI LATTUGA


CASSONCINI DI SALSICCIA E RAVASTELLI CON PECORINO ROMANO

ZUPPA LEGUMINOSA CON PECORINO INFOSSATO


TORTA DI MELE E CANNELLA, CROSTATA ALLE FRAGOLE, BISCOTTONE CON LA FRUTTA SECCA, CIOCCOLATINO CHE FA PERSONALMENTE LO CHEF CON LA NOCCIOLA GENTILE DEL PIEMONTE E CREMA ALLA VANIGLIA.


TORTINO TIEPIDO AL CIOCCOLATO CON MELE CARAMELLATE E CREMA ALLA VANIGLIA


GRAPPA DI BAROLO SIBONA CON CIOCCOLATINO ED UNA NOCE LARA


CREMINA COME SI FACEVA UN TEMPO, BISCOTTI DELLO CHEF E CAFFE' CON LA MOKA

E' da notare che lo chef (nonchè padrone del ristorante) fà tutto da solo, senza altri cuochi che l'aiutano. Guardando i piatti che riesce a preparare, ci si domanda quante ore al giorno stia dietro ai fornelli e se gli rimane del tempo libero per un po' di vita sociale. Secondo me la risposta è no.
Io mi sono fermato al tortino, non ho preso altro, nè la grappa, nè il caffè. Ciononostante ero strapieno, così strapieno che se prendevo una caramella esplodevo (come in nella scena dei signor Creosoto nel film di Monthy Python "Il senso della vita". Cliccate qua se volete vederla. Occhio che non è adatta a chi ha lo stomaco debole, eh?).

Per tutta la cena, oltre a fotografare ho pure filmato con la macchina fotografica digitale ed ho messo il tutto su YouTube. Eccolo qua:


Per caso ho poi scoperto che i membri del sito gastronomico baltazar.it hanno l'hanno messo sul loro forum, commentandolo pure. Se volete leggere, cliccate qua.
Il video qua sopra effettivamente non è il primo video che ho girato in quel ristorante. Infatti un anno prima ne avevo girato un altro. Per vederlo, cliccate qua

Se invece volete andarci a mangiare, ecco il sito del Veglie In Volo:

E con questa pubblicità gratuita, chiudo questo post.

AUGURI, ANDREA!

mercoledì 15 aprile 2009

I miei primi quattro concerti



POKER DI TICKETS...
Recentemente sono andato in soffitta per cercare quel poster di Bruce Springsteen incluso nel bootleg di cui ho parlato in un post precedente. Quel poster non l'ho trovato e mi sa che ormai mi devo mettere il cuore in pace. In compenso ho trovato quattro piccoli biglietti, i biglietti dei primi 4 concerti che ho visto nella mia vita. Quattro biglietti che credevo ormai perduti per sempre e che mi han fatto venire in mente un po' di ricordi.

Il primissimo concerto che ho visto fu quello degli Eurythmics. Correva l'anno 1986 ed ero in quarta superiore. Era uscito il loro album (i CD esistevano già ma ancora non avevano sostituito i gloriosi vinili) REVENGE ed il mio amico Giuseppe riuscì a trovare i biglietti tramite un suo amico di Bologna di cui ho scordato il nome. Fu il mio primo concerto, quindi qualsiasi cosa che vidi mi parve fantastica. Ricordo che le casse invece di essere sistemate ai lati del palco (come in ogni altro concerto che avevo visto fino ad allora in TV) erano appese al disopra di esso.
Il concerto cominciò con la canzone SEX CRIME dall'album 1984 e poi non ricordo più la sequenza. L'amico di Giuseppe aveva portato un registratore a cassette (gli MP3 non esistevano nemmeno nei libri di fantascienza) e durante il concerto si era raccomandato con noi di non far casino che sennò la registrazione avrebbe fatto schifo. Poi ci fece avere due cassette con il tutto. Peccato che non le trovi più. Sarebbero state molto interessanti.
Ricordo che nell'ultima canzone ("The miracle of love") si sentiva la mia voce che gridavo "Nuda! Nuda! a Annie Lennox. Ricordo poi che a fianco a noi (eravamo seduti sule scalinate, in alto, ultima fila) c'era un signore di mezz'età vestito da ferroviere con una borsa. Temendo che fosse lì per controllare che nessuno registrasse il concerto, cercammo di non dar nell'occhio. Alla fine del concerto scoprimmo che dentro la sua borsa...teneva un registratore a cassette!
La prima canzone che cantarono fu Sex Crime, altre che ricordo furono Missionary Man, Thorn in my side, When Tomorrow Comes, Right By Your Side, Sweet Dreams (con il pubblico che cantava i cori mentre io...no perchè l'inglese non lo sapevo!), Who's That Girl (e qua uno urlò "Bona!", con conseguente risata generale -eravamo in un palasport, quindi durante un lento, un urlo dal pubblico era udibile. A proposito: questa canzone non centra niente con quella di Madonna, eh?) ed altre che non ricordo. Ah, se non avessi perso quei nastri...
Come supporto ci furono gli Hipsway, band emergente che aveva avuto un hit con The Honeythief che fu l'unica canzone che riconobbi e che ogni tanto sento alla radio, nei programmi dedicati al revival anni '80.
Il 30 maggio 1987 a Modena ci fu il la terza tappa italiana del tour degli U2 (la prima e la seconda furono a Roma). Era appena uscito l'album The Joshua Tree, e ci andai sempre con i due amici del concerto degli Eurithmics più un altro, Enrico di Riccione, compagno di classe di un altro amico. Adesso lo confesso: fui uno dei pochi che andarono a quel concerto pur non possedendo nemmeno un disco degli U2. Ma le canzoni più o meno le conoscevo tutte in quanto alla radio, nelle discoteche, tra gli amici, in TV in quel periodo non sentivi altro.
Gli U2 erano il gruppo principale e di supporto c'erano i Lone Justice (banda che non avevo mai sentito prima e che non sentii mai più dopo), poi i Big Audio Dynamite (altra banda ormai dimenticata) ed i Pretenders.
Anche qua portammo il registratore ma il risultato fu penoso: tutti attorno a noi che continuavano a gridare "Bono! Bono!" ed il risultato fu che nei nastri si sentivano quelle voci in primo piano e -piccolo, piccolo in sottofondo- il concerto. Ricordo anche che prima del concerto, l'amico di Giuseppe, memore della mia uscita al concerto degli Eurithmics, mi proibì tassativamente di gridare "Nudi! Nudi!". Avreste dovuto vedere la sua faccia quando TUTTI attorno a noi (uomini e donne!) si misero ad urlare "Bono nudo! Nudo! Nudo!"...
Un altro episodio buffo successe mentre i Pretenders cantavano. Noi eravamo seduti sulle scalinate (al concerto degli Eurythmics io e Giuseppe eravamo andati sotto il palco ma il suo amico ci fece spostare sulle scalinate. Ore dopo, vedendo tutti quei ragazzi in piedi a patire la stanchezza e vedendo i roadies che trascinavano via quelli che stavano male, capimmo perchè e fecimo tesoro di quell'insegnamento nei concerti successivi) e da quel punto non solo vedevamo il palco ma anche l'esterno dello stadio. Ad un certo momento, mentre la Chrissie Hynde venne dalla nostra parte, noi tutti vedemmo all'esterno The Edge degli U2 uscire da una limousine e ci alzammo in piedi all'unisono. Lui se ne accorse e ci salutò alzando il cappello al che noi tutti emisimo un ruggito esagerato. Dato che la Chrissie non poteva vedere ciò che vedevamo noi, penso che avrà pensato "Santo cielo! Non credevo di essere così popolare in Italia!". Chissà se qualcuno le avrà mai spiegato il vero motivo di quell'alzata in piedi generale (ed eravamo in migliaia!).
E finalmente tornò Bruce "the boss" Springsteen in Italia!!!
Come avevo già scritto qua, nel 1985 Bruce fece il suo primo concerto italiano a Milano, allo stadio Meazza-San Siro ma io per motivi di anagrafre e di lavoro (leggi: dovevo lavorare in un hotel e tanto i miei genitori non mi avrebbero maandato lo stesso per via della -troppo-giovane età) fui costretto a limitarmi a sognarlo, consolandomi poi col bootleg.
Ma l'11 giugno1988 ossia pochi giorni prima dell'esame di maturità, non persi l'occasione di vedere finalmente il mio idolo dal vero, a Torino.
Il viaggio lo feci in macchina con Lucio (ex compagno di classe ai tempi delle medie), Enrico (anche lui studente della stessa scuola media ma in un'altra classe) e la sorella di Enrico, della quale però non ricordo il nome.
Lo stadio naturlamente era strapieno, noi ci sedemmo sulle scalinate per non morire sotto il palco.
Il giorno prima avevo comprato dell'acqua in tetrapak -sapevo che le bottiglie di vetro ce le avrebbero sequestrate all'ingresso come avevo visto fare al concerto degli U2- e mi venne l'idea di aprirne una dal fondo con un taglierino, svuotarla del liquido, metterci una macchina fotografica ed aggiungerci cotone in abbondanza per far volume prima di richiuderla con la colla. Secondo me il risultato fu penoso, ma alla fine il trucco riuscì ed entrammo con la macchina fotografica.
Enrico invece non ricordo che stratagemma usò ma riuscì ad entrare con un registratore.Come ho già scritto, eravamo lontani dal palco, e quindi in nessuna foto si vede Bruce. Giorni dopo Enrico ci fece avere le copie dei nastri del concerto. Anche quelle le ho perse. Purtroppo.

Ogni volta che parlo di quel concerto con gli amici, mi viene sempre da dire "delusione".
Ebbene sì, quel concerto fu per me una delusione. Dopo aver aspettato per 4 anni che il boss tornasse, dopo avere per quei 4 lunghi anni ascoltato guasi ogni giorno tutti i suoi dischi (incluso il bootleg registrato a Milano), mi aspettavo di più e di meglio.
Io capisco che un artista dopo anni ed anni si rompa le scatole di suonare sempre le stesse canzoni, ma penso anche che ogni artista abbia delle canzoni che assolutamente non può non suonare ogni volta. Oltretutto se questo artista fà aspettare i suoi fan 4 anni prima di un nuovo concerto.
Come sarebbe un concerto dei Deep Purple senza Smoke On The Water? Se i Led Zeppelin non suonassero Stairway To Heaven, cosa penserebbero i fan? Un concerto deglu U2 senza Pride (in the name of love) sarebbe apprezzato come uno in cui la cantano? Non lo so, ma io quella volta ero sicurissimo che Bruce avrebbe cantato The River, Thunder Road, Rosalita ed invece....invece niente!
E ricordo anche che sui nastri che Enrico aveva registrato alla fine del concerto si sentiva chiaramente un coro di ragazzi urlare "River! River! River!, segno evidente che tutti l'aspettavano. Per anni Rosalita era la canzone nel mezzo della quale presentava i membri della banda. Invece quella volta a Torino usò un'altra canzone. Ed io che l'avevo imparata a memoria per cantarl quel giorno!
Di Thunder Road non ci fu traccia. In compenso cantò Born To Run...in versione acustica! Ma dico, Bruce ha fatto un intero album (Nebraska) con solo canzoni acustiche, non poteva scegliere una di quelle se aveva voglia di suonare la chitarra da solo? Per me Born To Run suonata solo con la chitarra, è come una pizza margherita senza pomodoro e senza mozzarella! Insomma, musicalmente parlando, quel concerto mi piacque fino ad un certo punto.
Un altro episodio di quel concerto che ricordo fu di un ragazzo che riuscì a salire sul palco. Noi gridammo "Guarda quello che culo! E' riuscito a toccare Bruce!!!"....qualche giorno dopo in TV vidi quel ragazzo intervistato da Red Ronnie. Con il volto completamente tumefatto, raccontò che i roadies di Bruce lo riempirono di botte ben bene. Il bello fu che alla domanda "Lo rifaresti?", lui rispose "Sì!".
Ancora non lo sapevo ma quella non sarebbe stata l'ultima volta che avrei visto il Boss a Torino. Infatti...
Passata l'estate, a Torino, l'8 settembre, fu tenuta l'unica data italiana dell'Amnesty International World Tour. Sul palco si esibirono Youssou N'Dour, Tracy Chapman, Claudio Baglioni, Peter Gabriel, Sting e naturalmente Bruce. No, dico, potevo perdermelo? No, certo! Ed infatti ci andai, sempre con Enrico e con sua sorella ma non con Lucio perchè doveva lavorare.Anche questa volta ci sedemmo sulle scalinate. Io non avevo pertato nè la macchina fotografica, nè il registratore. E nemmeno Enrico. E fu un peccato.
All'inizio del concerto tutti gli artisti salirono sul palco e cantarono insieme "Get Up, Stand Up" di Bob Marley poi si esibirono uno alla volta, prima di chiudere ancora tutti insieme con "Chimes Of Freedom" di Bob Dylan.
Il primo artista ad esibirsi fu Youssou N'Dour. Io confesso che non lo conoscevo. E confesso che a parte una canzone in cui duettava con Neneh Cherry ("7 seconds"), successivamente non sentii più parlare di lui.Non conoscendo le sue canzoni, non mi rimase niente in mente della sua performance. Solo il suo nome. Chiedo scusa ai suoi fans.
Dopo Youssou, fu la volta di Tracy Chapman. Anche nel suo caso, il nome non mi diceva niente. Aveva appena pubblicato XXXX dove c'erano le canzoni "Talking About Revolution" e "Fast car" che di lì a poco sarebbero diventate hits internazionali, ma io nella mia infinita ignoranza, conoscevo solo Fast Car ma stentai a riconoscerla perchè Tracy suonò per tutta la sua esibizione solo con la chitarra acustica. Peccato che non ci portammo dietro il registratore. Sono convinto che fece un concerto bellissimo, ma non ne ho ricordi vivi. Solo successivamente mi resi conto che avevo visto un concerto di un'artista molto valida ma che non lo sapevo...
Quello fu il concerto di Claudio Baglioni passato alla storia perchè fu bombardato di ortaggi ed altro dal pubblico. Da dove ero io non si vedeva niente dei lanci, infatti lessi tutto il giorno dopo sui giornali. E capii come mai ad un certo punto Peter Gabriel salì sul palco mentre Baglioni stava cantando, senza unirsi a lui in un duetto: per far calmare la gente. Spesso mi son chiesto perchè successe tutto questo. In fondo di concerti in cui prima della tanto attesa rockstar ci sono altri che non si sopportano ne vengono organizzati a decine ogni giorno, mica tutti vengono trattati così. La gente che era andata fino a Torino per vedere Bruce, Sting, Peter, che cosa gli sarebbe costato aspettare 40 minuti (la durata dell'esibizione di Baglioni) in silenzio, magari facendo altro? E poi, diciamoci la verità, uno non va ad un concerto portandosi dietro la verdura perchè esiste la possibilità che ci sia un artista non gradito, prima del proprio beniamino: uno se la porta dietro con la certezza di usarla. Il che significa che tutta quella gente aveva fin da prima del concerto l'intenzione di lanciarla contro Baglioni. Perchè poi? Ma perchè lo odiavano. Perchè poi lo odiavano? Il motivo preciso non lo so, penso che ce ne erano tanti. Secondo me Baglioni era l'artista sbagliato per quel concerto. Lui, con il suo background di canzoni d'amore (almeno fino a quel periodo. Successivamente si è rinnovato) stonava parecchio insieme ai più famosi rockers internazionali di quel periodo. Un artista come Vasco Rossi sarebbe stato meglio, ma evidentemente gli organizzatori la pensavano diversamente. E Baglioni poi cosa avrebbe dovuto fare? Rifiutare l'invito ad esibirsi per Amnesty International? Sai che sputtanamento! Insomma, alla fine anche Baglioni scese dal palco e toccò a Peter Gabriel.
Peter aveva una coreografia fatta di fari montati su gru snodabili che si muovevano in un modo che sembrava che ballassero a ritmo della sua musica. Tra tutti, fu quello che parlava italiano meglio. Non mi sorprenderebbe di scoprire che lo parla veramente (ricordate quanto scritto prima sulla mia infitina ignoranza?). Durante la sua esibizione ricordo che ci fu un black-out proprio nel mezzo della canzone Shock The Monkey, il suo cavallo di battaglia. Un secondo prima cantava...un secondo dopo silenzio assoluto + buio totale. Dopo alcuni secondi di sbigottimento, tutti cominciammo a gridare in coro "Peter! Peter! Peter!". Dopo 10 o 15 minuti Peter ci disse che avevano risolto il problema e che si ricominciava. Ed infatti ci cantò da capo Shock The Monkey. Quella volta pensai bene del santo protettore dei black-out (ma solo quella volta! Tutte le altre l'ho bestemmiato ben bene!)

Sceso Peter, salì Sting. Io non sono mai stato un grande fan di Sting. Anzi, diciamo proprio che a parte qualche canzone, non mi è mai piaciuto. Quindi mentre lui cantava, io seguivo, ascoltavo ma non perteciapvo un gran chè. Anche qua chiedo perdono ai suoi fans. Ricordo che dietro di me c'erano tre ragazzine che erano venute a quel concerto solo per lui. Urlavamno come delle ossesse ma rimasero senza parole quando cantò She Dances Alone...in spagnolo! Una di loro addirittura si lamentò ad alta voce ("Ma perchè la canta in spagnolo???" -"Forse perchè pensa che così la capiamo meglio", pensai io). Però mi sono scatenato anche io quando eseguì "Don't stand so close to me". Forse perchè era una canzone dei Police? Ebbene sì (maledetto Carter!): Sting solista non mi piace. I Police al contrario...

Ed alla fine, colui per il quale tornai a Torino, il grande Bruce, salì sul palco. Durante il concerto precedente mi deluse. A questo invece no, tutt'altro: non solo cantò Thunder Road, non solo Born To Run accompagnato da tutta la E-street Band, ma cantò The River (no, dico: The River!!!) in coppia con Sting. Un evento!!!! E poi anche Cadillac Ranch, Raise Your Hand, Born In The USA ed altre. Certo, ebbe a disposizione meno di un'ora, ma abbastanza per perdonarlo per il concerto precedente.
E non vi dico quante volte feci invidia a Lucio che io avevo visto e sentito Sting e Bruce cantare The River e lui no! Se non mi ammazzò, fu un miracolo! Quella fu l'ultima volta che vidi il boss dal vivo.
Anni dopo a Londra ebbi la possibilità di vederlo ancora in concerto, ma per motivi di lavoro dovetti rinunciare. Una mia compagna di classe della scuola d'inglese invece non solo ci andò, ma lo incontrò di persona. E mi mostrò pure le foto dicendomi che lo faceva apposta, così imparavo a non andare ai concerti del boss. Chissà quella ragazza dove si trova ora. Non ne ricordo il nome, purtroppo.
Questi furono i miei primi quattro concerti.
Successivamente ne ho visti altri (pochi) ma quelli sono i concerti che ricordo più volentieri. E tutti 4 prima dei 20 anni. Che sia per questo?