mercoledì 20 gennaio 2010

Ferrovie, libri, aste e morale (aneddoto marchesco n°1)

C'avete presente un oggetto (un giocattolo, un libro od un capo firmato) che ogni volta che lo vedete in vetrina (od in libreria, o nella boutique) vi dite "Uno di questi giorni lo compro. Oggi nò perchè non ho portato dietro i soldi ma uno di questi giorni lo compro. Sì, sì. Uno di questi giorni è mio!" e poi finisce che quando finalmente vi trovate nel negozio (o nella libreria, o nella boutique), EH? l'oggetto (ossia il giocattolo, il libro od il capo firmato) non c'è più ed allora chiedete al/la commesso/a delucidazioni e lui/lei vi dice che è esurito, magari che l'ultimo è stato venduto pochi minuti prima da qualche cliente che ormai è uscito/a e che è inutile cercarlo/la perchè tanto chissà dove si trova ora? E vi è mai capitato che tale oggetto del vostro desiderio -oggetto che fino al giorno prima era in bella mostra nella vetrina, o su uno scaffale oppure addosso ad un manichino- sia improvvisamente diventato esaurito, o fuori commercio?

Ecco. Più o meno è quello che mi è capitato a me una ventina di anni fa!

Era, mi pare, il 1991 e spesso di sabato pomeriggio mi ritrovavo a passeggiare da solo per il centro di Rimini in quanto i miei amici o studiavano (gli universitari) o lavoravano oppure giocavano a pallone nel parco Marecchia e dato che a me il calcio non piace -Sì, esatto: non mi piace! E allora?- io non li incontravo fino alla fine della partita e tanto non sarei andato al parco a vederli giocare e basta, senza nemmeno una panchina su cui sedersi ed ad annoiarmi a morte. Di solito non avevo abbastanza soldi per passare l'intero pomeriggio in qualche bar a bere/mangiare -non so come funzioni nelle altre città ma nei bar riminesi o riccionesi se stai troppo seduto senza consumare non te la mandano a dire: ti cacciano via e s'incazzano pure- per passare il tempo facevo il Bookshop crawl, un neologismo che ho inventato adesso e che è come il Pub Crawl (il quale a sua volta -secondo Wikipedia- altro non è che l'azione di una o più persone di bere alcolici in diversi pub nell'arco di una sola serata, solitamente muovendosi da un pub all'altro a piedi) con la differenza che invece che tra i pub ci si muove tra le librerie (BookShop, appunto. Non "library",che molti credono che voglia dire libreria ed invece vuol dire biblioteca. Scusate ma dopo 4 anni a Londra qualcosa ho imparato anche io).

Insomma, per farla breve che fin'ora son già stato abbastanza-anzi-troppo prolisso, in una di quelle librerie vedevo su uno scaffale un libro che attirò la mia attenzione. Eccolo:
Sia il titolo che la copertina ne spiegano il contenuto. Siate mai andati a San Marino in treno? Sì? Allora o siete anziani oppure mentite: la linea ferroviaria Rimini-San Marino esistette solo dal 1932 al 1944 quando fu bombardata ben bene dagli inglesi per errore e mai più ricostruita dopo il conflitto. Anzi parte del suo tracciato fù compromesso irrimediabilmente dalla costruzione della super-strada che collega appunto Rimini a San Marino. Un paradosso: ufficialmente il servizio ferroviario per lo stato italiano è solo sospeso mentre per quello sanmarinese è proprio dismesso, con la conseguenza che mentre in Italia grosse porzioni del tracciato originale sono ancora libere da costruzioni e quindi potenzialmente ripristinabili, a San marino ci hanno proprio costruito sopra, quindi in futuro un'ipotetico ripristino della linea non sarebbe possibile ed è un peccato perchè la superstrada Rimini-San Marino durante le ore di punta è super-congestionata ed un treno che la sostituisse sarebbe sempre pieno di pendolari contenti e paganti.


Tornando al 1991, dicevo che pur non comprando questo libro, lo sfogliavo parecchie volte, davo una sbirciata alle foto e poi lo riponevo sullo scaffale al punto che più o meno mi ero fatto un'idea molto ma molto fugace di come quella ferrovia dovesse apparire. Da quella volta, guidando per Rimini, mi accorsi che nonostante la sparizione della strada ferrata, qualche traccia ancora esisteva: pali per l'alimentazione elettrica della locomotiva anneriti dalla ruggine e formanti una lunga fila in mezzo ai campi agricoli che sembrano tronconi carbonizzati di alberi , edifici ora trasformati in abitazioni private ma la cui architettura dimostra chiaramente che furono progettati e costruiti come stazioni ferroviarie (uno si trova a Rimini in zona Colonnella, un altro a Cersolo di Coriano -quest'ultimo addirittura ancora reca sulla parete i resti della scritta CORIANO CERASOLO- e gli altri entro i confini sanmarinesi), ponti di cemento attualmente adibiti a piste ciclo-pedonali, una galleria ora trasformata in tunnel stradale a San Marino e, sempre a San Marino, una piazza denominata Piazza Della Stazione in cui si trovava il capolinea della ferrovia, capolinea che oggi non esiste più e che solo il nome più l'ingresso/uscita del tunnel ferroviario, chiuso da un portone, ci ricordano che un tempo si poteva benissimo recarsi dal centro della più piccola repubblica del mondo (almeno così dicono i depliant pubblicitari sanmarinesi e forse è vero perchè il principato di Monaco o la città del Vaticano, per esempio, non sono repubbliche come le intendiamo noi) a quello di Rimini, senza macchina.

E tutto questo nel 1991. Poi l'acqua scorse sotto i ponti, partii per Londra, ci passai 4 anni, feci altre cose che ora non sto a scrivere, ecc ecc con la conseguenza che avendo altre cose in testa, cose ben più importanti, mi scordai della linea ferroviaria Rimini - San Marino e confesso che sono riuscito a vivere bene lo stesso!

18 anni dopo, ossia l'anno scorso (essendo adesso che scrivo il 2010), spipolando su e giu per internet mi imbatto in alcune foto d'epoca raffiguranti proprio il libro di cui sopra e pian piano mi tornano in mente alcuni ricordi. Così curiosando in giro su WikiPedia scopro che esiste una pagina dedicata proprio a questa ferrovia, corredata pure di dati tecnici, mappa ed altro (eccola qua). Se penso che Wikipedia è un'immensa enciclopedia on-line compilata non da dotti, medici e sapienti -o almeno non solo- ma anche da gente comune, mi rendo conto che ci devono essere in giro parecchi appassionati (per nostalgia? Per interesse storico? Chissà!) di questa ferrovia. Se così non fosse, non mi spiegherei cosa avrebbe spinto qualcuno a raccogliere tante foto d'epoca ed a scattarne di nuove per includerle in questa pagina qua . Ma la passione degli appassionati non si è limitata a cercare foto antiche, a scattarne a ciò che resta od a raccogliere dati ed informazioni: c'è stato pure chi ha voluto ricostruire al computer panoramiche della linea, le stazioni, persino i treni. Guardate qua se non ci credete! E mica solo scritti e foto, eh? Su YouTube ho trovato questo filmatino che mostra l'interno dell'ultima galleria (o della prima, se foste partiti da San Marino alla volta di Rimini anzichè il contrario) detta del Montale e che era la più lunga:




Se avete cliccato il fim quì sopra, vi sarete accorti che i ragazzi che sono entrati nel tunnel l'han fatto per un motivo diverso dalla passione ferroviaria, ma il filmato resta sempre un documento importante perchè in giro non ne ho trovati altri che mostrino l'interno di quest'opera d'ingegneria niente male. Se poi vi siete chiesti che razza di artista fosse questo Maurizio Cattelan e come possa sbarcare il lunario con le sue "opere d'arte"...beh, non preoccupatevi: avete pensato la stessa cosa che ho pensato io ed anche qualche ragazzo tra coloro che appaiono nel filmato, a quanto mi sembra di capire.

Dopo tanto girare on-line e dopo tanto leggere e vedere, mi è tornato in mente il libro di cui ho già scritto sopra e mi chiesi se fosse ancora disponibile in giro. Ho cercato prima su Internet Book Shop ma niente. Poi su Book On Line , idem con patate. Quindi su Amazon ma peggio ancora. Infine su Ebay e...bingo! Ormai è fatta. Dopo 20 anni finalmente il libro sarà mio...e qui comincia un episodio con una morale, che in fondo è l'ìnput che mi ha fatto scrivere questo post (Sì: tutta la storia del libro era per introdurre l'aneddoto con morale che ora scrivo!)

In tutti questi anni il libro, che probabilmente all'epoca (1982) fu stampato con una tiratura bassa dato che non era certo un'opera letteraria di Stephen King o di Umberto Eco; era esauritissimo da tempo, probabilmente mai ristampato e non mi stupirei poi se scoprissi che la casa editrice (ETR Editrice Trasporti su Rotaia) non esiste più. Ecco perchè quando l'ho visto in vendita, ho pensato che un'occasione così non mi sarebbe più capitata per chissà quanti anni ancora, e mi sono fiondato a fare un'offerta.

Il prezzo di partenza dell'asta era di €15 più spese di spedizione. C'era la possibilità di comprarlo subito ad €30 più spese postali ma ho pensato che tanto c'ero solo io interessato e che offrendone 20 me lo sarei aggiudicato, risparmiando 10 euro. Invece scappa fuori che non sono l'unico. Qualcun'altro rilancia. GASP!!!! Devo intervenire! Rilancio anche io. Rilancia anche lui. Allora mi fiondo a comprarlo subito ma E-bay dice che questa possibilità non c'è più perchè sono cominciate le offerte! Allora aumento l' "Offerta Massima" che sarebbe l'indicare ad E-bay fino a quanto si è disposti a sganciare per l'aquisto ed E-bay in maniera automatica ri-lancia di 50 centesimi sull'offerta dei concorrenti, il tutto fino alla cifra indicata che nel mio caso era fino a 60 euro e poi pace, mi sarei rassegnato e ci avrei messo una pietra sopra (oltre a rimpiangere l'acquisto perduto vita natural durante). Stamattina accendo il PC, dò un'occhiata all'asta e scopro che mi sono aggiudicato il libro per... 52 euro + 8 di spese di spedizione + commissione per Paypal, totale €62!!!!

Volevo pagare 10 euro in meno ed invece ne ho pagati 30 in più! Ben mi sta!!!

Adesso attendo con trepidazione il postino e pian piano leggerò di gusto questa rara (e costosa) opera letteraria così come un gourmet si gusta piano piano un piatto prelibato per il quale si è dovuto svenare. E se il libro mi deluderà...pazienza, almeno non passerò il resto della vita (od i prossimi 10 minuti) a rimpiangere di essermelo perso. E magari poi un giorno lo recensirò, chissà.

Alla prossima.

Ps:

"E quale sarebbe la morale di questa storia?", chiederete voi. La morale è che quando si vede un articolo che ci interessa su E-bay e c'è la possibilità di comprarlo subito al prezzo dell'offerente la si deve usare, la possibilità, invece che fare i tirchi e cominciare un'asta che poi ci si rimette. Bella perla di saggezza, eh?

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro amico,
anch'io ho seguito l'andamento dell'asta su Ebay, ma solo per vedere a che quotazione sarebbe arrivato... Posso soddisfare alcune tue curiosità. Del libro di G.G. Turchi (tirato inizialmente in 2000 copie, se ben ricordo) sono uscite ben tre ristampe, l'ultima delle quali finanziata dalla libreria che si trova nel centro "Atlante", tutte esaurite.
L'editrice ETR esiste ancora (pubblica la rivista "I treni"), ma nemmeno presso di lei avresti potuto trovare il libro, quindi hai fatto bene a rivolgerti a Ebay.
Chi scrive, collaborò attivamente con l'autore (riprodussi molte foto e le stampai personalmente con il mio piccolo ingranditore...).
Non è escluso che durante la manifestazione "Il treno del tempo", organizzata da Adriavapore - Associazione treni storici Emilia-Romagna - che si terrà nel Deposito locomotive di Rimini nei giorni 12-13 giugno prossimi, si faccia una iniziativa con la partecipazione del Turchi proprio sulla ferrovia di San Marino.
Su Facebook dovrebbero comparire le relative indicazioni...
Cordialmente.
Roberto Renzi