martedì 7 agosto 2007

BACK TO MONTE PASUBIO - 2007

(questo post l`ho copiato ed incollato dal precedente blog, ormai in disuso):

Domenica 17 marzo 2007, son tornato sul Monte Pasubio. Molti lo conoscono in quanto esiste la famosa via Pasubio, la sede della radio Rai. Pochi sanno che si tratta di un massiccio montuoso tristemente famoso in quanto teatro di duri scontri tra soldati italiani ed austro-ungarici durante il primo conflitto mondiale. Dove si trova? Ecco qua:

Al confine tra il Trentino ed il Veneto, meta' in provincia di Trento e l'altra meta' in quella di Vicenza.



Non era la prima volta che ci andavo, infatti era la terza. Sia la prima volta (estate 2005) che la seconda (estate 2006 -ne parlo proprio in questo blog in data 16 settembre 2006) ero salito in cima, a Porte Del Pasubio (dove c'e' il Rifugio Papa) tramite la famosa Strada Delle 52 Gallerie (vedi sempre questo blog, in data 16 settembre 2006). Quest'anno invece ho pensato di fare un'altra strada, anche questa molto famosa e molto impegnativa: la Strada Degli Eroi (segnata in giallo nell'immagine qua sopra).


Nella foto qua sopra, sono all'inizio, a Pian Delle Fugazze, dove ho parcheggiato la macchina. Qua di seguito ci sono molte foto con la dicitura YouTube in basso a destra. Passate il mouse su queste foto e cliccate (una o due volte). Dovreste vedere il realtivo filmato. Buona visione.




L`INIZIO DELLA SCARPINATA




Ah, dimenticavo di scrivere che quest'anno poi ho portato la bicicletta. Gli anni precedenti ero salito mediante la Strada Delle 52 Gallerie la quale e' interdetta alle biciclette (da quando un ciclista ci ha lasciato le penne), quindi arrivavo in cima, mangiavo al rifugio Papa e poi dovevo tornare indietro perche' senno' si sarebbe fatto tardi (e il sacrario che volevo visitare avrebbe chiuso). Quest'anno, dato che sapevo che la Strada Degli Eroi e' ciclabile, ho pensato di usar la mia bici, non per salire ma per scendere, risparmiando tempo prezioso che mi avrebbe permesso sia di visitare la Zona Sacra Del Pasubio, che di visitare con calma il sacrario. Come si vede dalla foto qua sopra, si tratta di una bici da citta', completamente inadatta alla montagna. Purtroppo e' l'unica che ho. Tutti se ne sono accorti e tutti si sono preoccupati per la mia incolumita'. Perfino io.






LA PRIMA CURVA






CICLISTI IN ARRIVO



Sei foto unite col photoshop.







AL SECONDO CHILOMETRO







TERZO CHILOMETRO






PULMINO E CICLISTA
Tre foto unite col Photoshop.






AL QUARTO CHILOMETRO, CON GLI INSETTI CHE NON MI LASCIANO IN PACE...







PANORAMA A VALLE







QUINTO CHILOMETRO (FORSE)






PAUSA ALIMENTARE







SESTO CHILOMETRO.






MALEDETTE MOSCHE & ZANZARE!






LAGHETTO ARTIFICIALE






SETTIMO CHILOMETRO



E dopo 8 chilometri in salita, eccomi arrivato alla piazzetta anitstante la galleria D'Havet, oltre la quale comincia la Strada Degli Eroi propriamente detta. Nella foto qua sopra (ottenuta unendone 6 col Photoshop), la galleria e' alle spalle della macchina fotografica.



Una panoramica a 180ー (sempre ottenuta unendo insieme piu' foto), della piazzetta antistante la galleria D'Havet, cosi' nominata in ricordo dell'omonimo generale. La galleria e' alle mie spalle. In questa foto sembra piccola ma in realta' non lo e'.







LA GALLERIA D`HAVET























DENTRO LA GALLERIA D`HAVET




Appena oltrepassata la galleria D'Havet, comincia la Strada Degli Eroi. Da questo lato del monte c'e' una nuvola che sembra di essere nel Matrix...










QUA COMINCIA LA STRADA DEGLI EROI, PROPRIAMENTE DETTA.









PEDALANDO VERSO ALCUNE GALLERIE, TRA LA NEBBIA.










ANCORA TORNANTI, NELLA NEBBIA, POI...
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Dopo aver mangiato polenta con funghi e formaggio al rifugio Papa (mai visto cosi' pieno!), eccomi nella Zona Sacra Del Pasubio. Mi sono fatto in sei....

















NELLA ZONA SACRA DEL MONTE PASUBIO, CON LA BICICLETTA

















A Rimini c'e' l'arco d'Augusto, a Roma c'e' l'arco di Costantino, a Parigi c'e' l'arco di trionfo e sul Pasubio c'e' l'arco di qui non si passa. Sembra assurdo ma e' veramente il suo nome...














L`ARCO ROMANO (DENOMINATO "DI QUI NON SI PASSA" DOVE ERA SITUATO IL CIMITERO MILITARE DELLA BRIGATA LIGURIA




L'arco Di Qui Non Si Passa e la cripta. Tre foto unite.










L'arco, io e la mia bicicletta (che se potesse parlare, mi insulterebbe con rabbia!)



















PANORAMICA CON LA "SELLA"












UNA TRINCEA ITALIANA IN PRIMA LINEA ED UN LAGHETTO





Alcuni ciclisti (con vere mountain-bikes) si sono complimentati con me per esser riuscito a portare la mia bicicletta fin lassu'. Ne ero talemente orgoglioso che perfino io mi son complimentato con me stesso....Tuttavia la prossima volta (magari tra quelche anno), verrò con una vera mountain-bike. E' sempre meglio non sfidare la fortuna due volte.






Chissa' quanti ne sono morti qua, per il tiro di qualche cecchino.









Il mio progetto era di tornare indietro a Pian Delle Fugazze in bicicletta e di filmare tutta la discesa, un po' come ho fatto a Riccione (vedi qua, qua e qua) ed a Rimini (vedi qua, qua, qua, qua e qua). Poi invece ho capito che sarebbe stato moooolto meglio tener entrambe le mani sul manubrio onde evitare spiacevolissimi (e dolorosi) incidenti. Quindi non esistono filmati che documentino la discesa.






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DENTRO L`OSSARIO DEL SACRARIO-SACELLO DEL PASUBIO




Dopo esser sceso dalla Zona Sacra con la bicicletta (piu' o meno 45 minuti! Non credevo che avesse dei freni cosi' buoni!) fra gli sguardi increduli degli altri turisti a piedi, mi sono recato al sacrario-sacello, come ogni anno (anche di questo ne parlo in data 16 settembre 2006). Questa volta pero' invece di fare foto, ho solo fatto 4 filmati, senza commento (anche se si sentono i rumori di sottofondo), anche per rispettare la sacralita' del luogo.












ATTORNO AL SACRARIO ED AL PRIMO PIANO DELLA TORRE, DOVE C`E` LA CAPPELLA.
















NEL PIANO INTERMEDIO DEL SACRARIO-SACELLO DEL PASUBIO













ATTORNO AL SACRARIO-SACELLO DEL PASUBIO




Dopo che sono uscito dalla torre, sono andato a bere un caffe' al bar, che era aperto. Il museo invece era chiuso (come l'anno scorso e quello prima). Poi sono tornato a casa.











E per finire, un ricordo del sacrario-sacello del Pasubio (questo e' di ceramica. C'erano anche piu' piccoli d'argento, ma costavano 45 euro l'uno ed ho deciso che potevano tenerseli).
Ps: Tutte le foto della gita sono su http://fotoalbum.marcoferri.eu/

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