domenica 20 gennaio 2008

ALL`IMPIANTO DI DESALINIZZAZIONE SUL FIUME NAGARA

Dunque, come avevo previsto, e' cominciato il periodo in cui non ho
mai tempo di scrivere su questo blog (ne' di rispondere alle mails,
come ormai se ne saranno accorti tutti coloro che hanno il mio
indirizzo. D'altra parte e' anche giusto cosi'. Dopotutto e' lui che
ha (e deve avere) la precedenza. Eccomi quindi a parlare di un posto
visitato sabato 24 novembre 2007, prima che nascesse M.Y. quando
ancora si era liberi di girare....



IL FILMATO DELL'IMPIANTO
(clicca la foto e guarda il video)

Nel punto dove le prefetture di Aichi, di Mie e di Gifu confinano, dove sorge il parco floreale Nabana No Sato (vedi in questo blog, in data 23 dicembre 2007) scorrono paralleli ben tre fiumi: il Kiso, in Nagara e l'Ibi.
L'anno scorso ho visitato il parco nell'isoletta tra questi fiumi (vedi sempre questo blog in data 30 ottobre 2006) e li' ho imparato che una volta i fiumi non erano canalizzati, che la zona era molto paludosa e soggetta a straripamenti mortali.
Poi (io la faccio corta, ma dev'esser stato un lavoro mastodontico -tenuto conto che fu eseguito nel 19esimo secolo- opera di un ingegnere olandese) i fiumi vennero arginati, fatti scorrere paralleli (ma non chiedetemene la ragione. Deve avere a che fare con qualche motivo di ingegneria idraulica che ignoro) e da allora niente piu' morti annegati.


IL BESTIO FOTOGRAFATO DALL'AEREO

Pero' (sempre per qualche motivo a me sconosciuto) il fiume centrale
(il Nagara, o Nagaragawa) una volta arginato e dragato, si e' visto
che scorre ad un livello inferiore a quello del mare, per molti
chilometri al'interno. quindi il problema era l'acqua (salata) del
mare che sarebbe risalita fino a dentro il paese, rovinando
l'agricoltura. Ecco perche' il governo giapponese ha pensato di
risolvere il problema costruendo un enorme impianto di
desalinizzazione, l'impianto che sabato 24 novembre 2007 sono andato a
visitare con Mamiko, sua mamma ed il piccolo M.Y. ancora dentro il
pancione.


IL BESTIO ALLE MIE SPALLE
(purtroppo era controluce)

Il tutto si vede nel video qua sopra (cliccando la foto una o due volte dovrebbe partire). Faccio notare che fino a quando non ci sono effettivamente entrato, ero convinto che si trattasse di una diga di nuova concezione. Chiedo venia per la gaffe. Avrei poi voluto percorrere tutto l'impianto fino all'argine opposto del fiume, ma non c'era piu' tempo e si stava facendo buio, quindi siamo tornati a casa.
Buona visione.

Stay Tuned.

1 commento:

mylla ha detto...

Ciao Marco, mi sono rimessa un po' in pari con il tuo diario di viaggio, non ci passavo da tempo anche perché, come puoi leggere nel mio blog, son stata malata e ho un po' la testa piena di pensieri. Sono periodi di grandi cambiamenti, e lo sento soprattutto ora che sono a poco più di metà gravidanza, la mèta si avvicina e sarà l'inizio di un nuovo percorso tutto da scoprire. Vedo che prendi sempre più mano con la gestione del nuovo arrivato, bravo! Mi raccomando, insegnagli l'italiano, il romagnolo e la nostra cucina. Un bacione dai colli del Chianti!