mercoledì 30 gennaio 2008

AGGIORNAMENTO AL POST PRECEDENTE

Non ho fatto in tempo a postare il precedente post che Andrea ha dovuto cancellare da YouTube il primo video del Professor Montanari. Pare che gli siano arrivate un paio di mails riguardanti i copyright. Mi dispiace non aver quel filmato nel mio PC, altrimenti cercherei di postarlo io. Comunque quello che nel post precedente ho scritto sotto quel video, e` un mezzo riassunto del contenuto dello stesso. Spero che prima o poi Andrea (o qualcun`altro) possa rimetterlo su YouTube.

Invece il secondo video, quello in cui il Professor Montanari ci spiega come vengano buttati via i nostri soldi per farci ammalare (maledetti!), funziona alla perfezione, cosi` come i tre video sul riciclaggio e lo smaltimento dei rifiuti.

Qua di seguito ci sono altri due video del Professor Montanari. Secondo me vale la pena di vederli (e di incazzarsi).


LA SCOPERTA DI LAVOISIER - PRIMA PARTE



LA SCOPERTA DI LAVOISIER - SECONDA PARTE

Statemi sani

martedì 29 gennaio 2008

QUEL MALEDETTO INCENERITORE DI RAIBANO




QUELLO CHE LE AUTORITA` LOCALI NON VOGLIONO FAR SAPERE SULL`INCENERITORE DI RAIBANO

Il mio amico Andrea ha messo su Youtube una serie di video con protagonista il professor Stefano Montanari, un luminare sull`argomento delle nanopatologia (clicca QUA per saperne di piu`) che e` spesso ospite di Beppe Grillo.
L`ultimo video che ha postato in ordine di tempo e` per me che sono di Riccione, estremamente importante.
Il fatto e` che (al di fuori dei residenti, pochi lo sanno ma) proprio vicino all`uscita del casello autostradale di Riccione, in localita` Raibano,a 4 chilometri dalla spiaggia dove ogni anno centinaia di migliaia di persone (e quindi anche migliaia di bambini) passano le vacanze, ad un chilometro dall` Aquafan, da Oltremare e da tutte le discoteche della collina riccionese (dove d`estate si balla all`aperto), si trova un inceneritore che ogni giorno brucia tonnellate di rifiuti emettendo nell`aria tonellate di diossina, nanopolveri, ecc.
Dato che poi il vento cambia spesso direzione, quella merda che emette quel maledetto inceneritore e` respirabile da Cattolica a Rimini, da tutti quanti, nessuno escluso, anche dai turisti, quindi non e` solo un problema locale ma riguarda migliaia di persone da tutt`Italia e dall`estero. Ma guardate il video qua sopra, per sapere di cosa sto parlando.
Questo inceneritore consuma piu` energia di quanta ne produca ed e` mantenuto finanziariamente (come tutti gli altri inceneritori d`Italia) da tutti noi, con la nostra bolletta ENEL. Infatti (per ordine della comunita` europea) il 7% della nostra bolletta dovrebbe essere riservato alle energie rinnovabili (solare, eolico). Poi naturalmente i soliti furbi a Roma hanno aggiunto due paroline a quella dicitura: "Energie alternative ed assimilate". E cosa abbiamo "assimilato"? I rifiuti! E cosa comporta tutto cio`? Che chi incenerisce si prende gli incentivi che dovremmo invece dare al solare ed all`eolico. E per ogni tonnellata di rifiuti che inceneriamo -e questo nessuno ce lo dice mai- e dalla quale otteniamo 700 kilowatt di energia, ne consumiamo il triplo. Un po` come se dovessimo comprare una cosa a 9 euro e venderla a 3. Ma non importa: tanto paghiamo noi!


Ma per capire meglio, guardate un po` il seguente video, sempre postato da Andrea e sempre del Professor Montanari:



Come vengono sprecate risorse mezzi e soldi per ammalarci

Il bello (o brutto) e` che le amministrazioni comunali che possono fare molto, non fanno nulla, come se non respirassero pure loro (ed i loro figli) quelle nanoparticelle. Infatti questo inceneritore maledetto e` gestito dall`HERA, un monopolio che gestisce tutte le utenze in Emilia-Romagna ed i cui azionisti (e finanziatori) sono la regione, le provincie ed i comuni, fra cui naturalmente anche Rimini, Riccione, Misano Adriatico, Cattolica ecc. che cercano di attirare turisti ma che non li avvisano dei rischi che corrono, sulla riviera romagnola.

E si` che le alternative ci sono:




Il ciclo integrato alternativo




Raccolta differenziata "Porta a Porta" - LA PLASTICA




COSA HANNO FATTO A MONTEBELLUNA (TREVISO)

E ci sono molti altri video che il governo (di destra, centro, sinistra, non importa), l`ENEL o l`HERA non vogliono che noi vediamo. Basta cercarli. Chi vuole saperne di piu`, basta che cerchi su YouTube, scrivendo nella casella SEARCH uno dei seguenti tag (parole che identificano i video): rifiuti inceneritori riciclaggio raccolta differenziata ricicloni riuso riciclo termovalorizzatori, mentre per altri video del Professor Montanari, cliccate il tag dimisura (il nick di Andrea) e ne vedrete delle belle.

Perche` me la sono presa a cuore e scrivo tutto cio? A me non va che mio figlio cresca in un ambiente inquinato per colpa di un sistema perverso che fa guadagnare i soliti furbi, con i soldi di tutti noi ed a scapito della nostra salute. Ecco perche`.


Bon, buona visione e statemi sani.

giovedì 24 gennaio 2008

Ad Osaka (andata & ritorno in giornata)

Mercoledi 16 gennaio 2008 io e Mamiko siamo dovuti andare al consolato italiano ad Osaka.Ci siamo dovuti andare per il riconoscimento del piccolo M.Y. il quale, essendo nato in Giappone da madre gipponese non sposata (ma ancora per poco...), doveva appunto essere riconosciuto da entrambi i genitori al consolato, alla presenza del notaio, del console e di due testimoni (che avremmo dovuto portare noi ma dato che ad Osaka non conoscevamo nessuno -il mio amico Nicola abita si' ad Osaka ma quel giorno lavorava a Kobe e quindi non sono nemmeno stato a chiedergli di venire- hanno firmato due dipendenti del consolato).

Dato che il piccolo M.Y. sarebbe rimasto a casa coi nonni ed avravamo fretta di tornare, Mamiko ha prenotato il treno superveloce, lo Shinkansen, che in un'ora ci ha portati alla stazione di Shin-Osaka. Da qua abbiamo preso un treno per la stazione di Osaka e poi un'altro ancora. Insomma, alla fine siamo arrivati alle torri gemelle, al 31esimo piano di una delle quali si trova il consolato. Eravamo in anticipo (l'appuntamento era per le 11:30), quindi abbiamo preso una caffe' al piano-terra del grattacielo. Eccone il video:




AL CAFFE' PRONTO

Poi siamo saliti al consolato (dentro il quale non ho girato video), abbiamo compilato i moduli, sentito le spiegazioni, l'impiegata ha tradotto a voce gli atti per Mamiko (secondo me non aveva bisogno della traduzione, ma per sicurezza l'abbiamo chiesta), poi abbiamo firmato gli atti davanti al console che li ha controfirmati insieme ai due testimoni, quindi abbiamo pagato le spese e siamo usciti.
Ora il piccolo M.Y. ha la doppia cittadinanza. Se la legge giapponese nel frattempo non cambia, a 18 anni dovra' fare una scelta. Lo stato italiano riconosce la doppia cittadinanza (molte persone hanno un passaporto italiano ed uno straniero) ma lo stato giapponese no. Per lo stato giapponese o sei giapponese e basta o sei straniero. Se M.Y. scegliera' di essere giapponese, dovra' rinunciare alla cittadinanza italiana e viceversa. Naturalmente se M.Y. scegliera' di essere italiano, avra' in Giappone il permesso di soggiorno a tempo indeterminato e potra' fare tutti i lavori tranne quelli statali. Ma si parla del futuro. Vedremo quando sara' quella volta.

Di ritorno alla stazione di Shin-Osaka (questa volta non abbiamo viaggiato per fare i turisti) abbiamo mangiato una specialita' di Osaka: i TAKOYAKI, palline di pastella ripiene di piovra (tako) tagliata a pezzettini. Cotte sulle apposite piastre, sono di forma sferica e scottano come gli arancini di Fantozzi!




TAKOYAKI AD OSAKA

Poi, dopo esserci ustionati la lingua per mangiare i takoyaki in fretta per non perdere il treno, siamo entrati dentro la stazione ed abbiamo preso il treno. Tutto il viaggio del ritorno fino alla stazione di Nagoya e' documentato dai seguenti video (che ho dovuto tagliare qua' e la' perche' senno' sarebbero stati troppo lunghi e noiosi):




ALLA STAZIONE DI OSAKA (incrociamo un personaggio famoso che io -solito ignorante- non conosco)





DA OSAKA A KYOTO CON LO SHINKANSEN (e vista alla pagoda piu' alta del Giappone)




DA KYOTO A NAGOYA (mi ricordo montagne verdi)


Stay Tuned.

domenica 20 gennaio 2008

ALL`IMPIANTO DI DESALINIZZAZIONE SUL FIUME NAGARA

Dunque, come avevo previsto, e' cominciato il periodo in cui non ho
mai tempo di scrivere su questo blog (ne' di rispondere alle mails,
come ormai se ne saranno accorti tutti coloro che hanno il mio
indirizzo. D'altra parte e' anche giusto cosi'. Dopotutto e' lui che
ha (e deve avere) la precedenza. Eccomi quindi a parlare di un posto
visitato sabato 24 novembre 2007, prima che nascesse M.Y. quando
ancora si era liberi di girare....



IL FILMATO DELL'IMPIANTO
(clicca la foto e guarda il video)

Nel punto dove le prefetture di Aichi, di Mie e di Gifu confinano, dove sorge il parco floreale Nabana No Sato (vedi in questo blog, in data 23 dicembre 2007) scorrono paralleli ben tre fiumi: il Kiso, in Nagara e l'Ibi.
L'anno scorso ho visitato il parco nell'isoletta tra questi fiumi (vedi sempre questo blog in data 30 ottobre 2006) e li' ho imparato che una volta i fiumi non erano canalizzati, che la zona era molto paludosa e soggetta a straripamenti mortali.
Poi (io la faccio corta, ma dev'esser stato un lavoro mastodontico -tenuto conto che fu eseguito nel 19esimo secolo- opera di un ingegnere olandese) i fiumi vennero arginati, fatti scorrere paralleli (ma non chiedetemene la ragione. Deve avere a che fare con qualche motivo di ingegneria idraulica che ignoro) e da allora niente piu' morti annegati.


IL BESTIO FOTOGRAFATO DALL'AEREO

Pero' (sempre per qualche motivo a me sconosciuto) il fiume centrale
(il Nagara, o Nagaragawa) una volta arginato e dragato, si e' visto
che scorre ad un livello inferiore a quello del mare, per molti
chilometri al'interno. quindi il problema era l'acqua (salata) del
mare che sarebbe risalita fino a dentro il paese, rovinando
l'agricoltura. Ecco perche' il governo giapponese ha pensato di
risolvere il problema costruendo un enorme impianto di
desalinizzazione, l'impianto che sabato 24 novembre 2007 sono andato a
visitare con Mamiko, sua mamma ed il piccolo M.Y. ancora dentro il
pancione.


IL BESTIO ALLE MIE SPALLE
(purtroppo era controluce)

Il tutto si vede nel video qua sopra (cliccando la foto una o due volte dovrebbe partire). Faccio notare che fino a quando non ci sono effettivamente entrato, ero convinto che si trattasse di una diga di nuova concezione. Chiedo venia per la gaffe. Avrei poi voluto percorrere tutto l'impianto fino all'argine opposto del fiume, ma non c'era piu' tempo e si stava facendo buio, quindi siamo tornati a casa.
Buona visione.

Stay Tuned.

lunedì 7 gennaio 2008

Prima uscita senza il bimbo (Al Yutaka ed al Ille Blanche)

PRIMA USCITA SENZA IL BIMBO.

Dunque, innanzitutto comincio il primo post del 2008 con un augurio che tutti i lettori e tutte le lettrici vicini/e e lontani/e di codesto blog abbiano passato un buon San Silvestro e che si siano divertiti. Io e Mamiko invece abbiamo passato il nostro primo capodanno con il piccolo M.Y. a casa, senza feste, ne' balli, ne' canti ecc. Ma d'altra parte siamo contenti cosi'. Nostro figlio e' con noi e cio' ci rende stra-felici.

Certo, a stare sempre in casa a badare al piccolo, coccolarlo, nutrirlo, cambiargli il pannolino ecc e' stancante. Una volta ogni tanto ci concediamo un'oretta di svago, fuori casa. Naturalmente solo se i genitori di Mamiko sono in casa e solo dopo che il piccolo ha mangiato e fatto la popo' (in media ogni tre ore, quindi le probabilita che non abbia bisogno di cure prima che noi torniamo sono piu' alte se usciamo dopo avergli cambiato il pannolino)

Domenica 23 dicembre 2007, ci siamo concessi la prima ora di svago da quando M.Y. e' nato. Non siamo andati lontano. Per prima cosa siamo andati al Yutaka. E' fatica classificare questo tipo di negozio. Non e' una farmacia come la conosciamo noi (anche se l'insegna esterna lo farebbe sembrare), direi piuttosto una "para-farmacia" (quelle farmacie che vendono solo medicinali da banco, senza bisogno della ricetta medica) ma non solo. Sembra guasi un supermercato-tabacchi-emporio-latteria,ecc. Insomma un negozio della stazza di un supermercato che vende di tutto ed in abbondanza. Noi naturalmente ci andiamo a rifornirci di pannolini, latte in polvere e tutto quanto necessita il bimbo.Il seguente video mostra (oltre a qualche ettaro di paesaggio nipponico) questo Yutaka e cio' che vende.


Clicca la foto e guarda il video


Dopo la spesa siamo andati in un caffe'-pasticceria, sempre vicino. Ad dirla tutta, avremmo anche potuto andarci a piedi ma abbiamo pensato che se i genitori di Mamiko ci avessero telefonato per qualche problema, avremmo potuto tornare a casa piu' velocemente. Il locale scelto per prendere un caffe' si chiama "Ille Blanche", un nome francese il cui significato ignoro completamente. Spesso in Giappone i nomi dei ristoranti stranieri vengono scelti non in base al significato ma in base al suono. Quindi puo' darsi che non significhi niente. Tanto poi sia i padroni che i clienti sono tutti giapponesi (ed ora anche un italiano), quindi il nome non conta. Invece per quanto riguarda la bonta' dei prodotti...be'..tanto di cappello!


MENTRE MI ACCINGO A FAR SPARIRE IL DOLCE

Insomma,la prima ora di liberta', senza il bimbo (che nel frattempo -abbiamo poi appreso- non ha ftto altro che dormire come un angioletto) e' volata via. Un paio di altre volte siamo ancora usciti in due senza l'erede ma queste sono altre storie. Il video qua sotto mostra il caffe'-pasticceria. Buona visione

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Stay Tuned.