lunedì 30 luglio 2007

AL PARCO FLOREALE NABANA NO SATO

(Post ricopiato ed incollato dal precedente blog,ormai in disuso):

Mercoledi 8 novembre

Oggi con Mamiko ho incontrato una mia ex studentessa.E' un'insegnante di musica in pensione che si chiama Michiko. Appassionata di opera lirica, fu mia studentessa per guasi un anno.Poi io tornai in italia e lei studio' per un po' con altri insegnanti,prima di smettere. Alcuni anni facevo lezioni in una scuola privata di nome Chikusa College. Fra le mie studentesse c'era una ragazza giovane di nome Mayuko. Dopo un po' questa studentessa comincio' a fare lezioni private in un'altra scuola,sempre con me,perche' costavano meno. Poi un giorno mi disse che si sarebbe sposata ed era pure al settimo cielo. Poi smise di venire a scuola. Dopo 2 o tre anni mi telefona la signora Michiko perche' aveva letto l'annuncio della mia scuola (La gloriosa Piazza Italia,che avevo aperto da poco) ed era interessata. Mi chiede come mi chiamo,glielo dico e lei mi dice che io avevo insegnato a sua figlia. Insomma,scappa fuori che Michiko e' la mamma di Mayuko. Come si dice..."Il mondo e' piccolo"!

Con la signora Michiko.

Giovedi 9 novembre

Oggi con Mamiko e sua mamma siamo andati a visitare un parco floreale privato di nome "Nabana No Sato",non lontano da quel parco fluviale di nome "Kisosansen-koen" di cui ho gia' scritto in precedenza.

L'ingresso del parco NABANA NO SATO

E' un parco in cui vengono coltivate centinaia di speci di fiori. In ogni stagione lo staff del parco lavora,taglia,pota,sarchia,semina,innaffia un'area non indifferente. Io che soffro di allergia da polline,non ci andrei in primavera,ma in autunno e' ottimo.

Il cartello dice che questo fiore ha un diamtero di 35 Cm.

Poi quest'anno aveva una novita': una ruota panoramica orizzontale con una riproduzione del monte Fuji. (Tra parentesi, noi lo chiamiamo "Fujiyama",ma i giapponesi lo chiamano "Fujisan".Come mai? I primi stranieri che traducevano il giapponese in ingelse,non sapevano che l'ideogramma per montagna si legge YAMA solo in frasi come "Vado in montagna". Quando l'ideogramma e' attaccato ad un nome proprio di montagna -in questo caso "Fuji"-allora si legge SAN.Loro non lo sapevano,lo strafalcione fu pubblicato,ricopiato,tradotto ed ecco perche' noi lo chiamiano in un modo e loro in un'altro.Chiusa parentesi).

La ruota panoramica orizzontale col monte Fuji

Dalla ruota si vede sia il parco che i fiumi Kisogawa ed Ibigawa. Peccato pero' che la corsa sia stata troppo breve.

Il parco dalla ruota panoramica orizzontale

Un'altra curiosita' e' lo "Stagno dello Specchio" dove gli alberi in condizioni climatiche ottimali,se specchiati nell'acqua,sembrano veri. Oggi l'acqua era un po' fangosa,tuttavia. Nella foto qui sotto,la scritta sopra e' a rovescio,quella riflessa e' nel verso giusto (c'avete presente quando si mette un libro davanti allo specchio?)

La scritta superiore e' stampata a rovescio.Il verso giusto e' quello riflesso nell'acqua...

Da segnalare poi quelli che io ho battezzato "I viali degli innamorati". Sono due tunnels lunghi rispettivamente 100 e duecento metri,fatti esclusivamente di luci natalizie. Purtroppo oggi erano ancora in allestimento (li montano sotto Natale) e li ho potuti fotografare solo da spenti. Nelle foto qui sotto si possono vedere sia spenti che accesi (le immagini con le luci accese le ho fotografate dal poster pubblicitario dell'anno scorso). Inutile dire che non ci si poteva entrare.

I viali degli innamorati,di giorno e di notte.

Il giappone non e' solo parchi tematici ultra-tecnologici. C'e' anche molta natura e semplicita'. Il prezzo del biglietto di questo parco e' 1000 yen,circa 7 euro. Nemmeno poi tanto caro. Se invece si va a Tokyo DisneyLand od ad Osaka Universall Studios Japan, allora si' che il portafoglio piange (e ne ha ben donde!).

Magari un giorno affermero' d'aver scalato il Monte Fuji, esibiro' questa foto come prova e qualcuno ci credera'...
Domani (venerdi 10 novembre) andremo a Kamakura (dalla parti di Yokohama) a fare i turisti (pare che la statua del Buddah di Kamakura sia la piu' grande statua di bronzo esistente al mondo) ed a trovare una ragazza che una volta viveva a Nagoya. Mi sa che il prossimo capitolo del blog lo scrivero' sabato sera,quando tornero' a Aisaishi,il paese vicino a Nagoya in cui abita Mamiko.

Il seguito alla prossima puntata.

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